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Torna alla luce il nucleo medioevale della città di Firenze grazie all’intervento di Maria Sfarmeli, direttore del Settore documentazione della Soprintendenza al Polo museale fiorentino, che

Cultura Firenze, 9 set. (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Torna alla luce il nucleo medioevale della citta’ di Firenze grazie all’intervento di Maria Sfarmeli, direttore del Settore documentazione della Soprintendenza al Polo museale fiorentino, che scopre e raccoglie in volume (Ed. Polistampa) 300 foto della citta’ scomparsa tra il 1892 e 1895. ’’Firenze 1892-1895: immagini dell’antico centro scomparso’’ ripercorre, come un efficace reportage fotografico, quella che fu la citta’ di Cavalcanti, di Cimabue, di Giotto e di Dante Alighieri. Sono oltre 300 le lastre fotografiche eseguite fra l’agosto del 1892 e il dicembre del ’95 per documentare i palazzi e le case del centro storico prima e durante le demolizioni. Queste furono fissate dal piano di risanamento approvato l’8 marzo 1888 per ragioni di decoro urbano e di igiene sociale e comportarono la perdita in assoluto piu’ grave subita in eta’ moderna dal patrimonio culturale italiano. Le lastre fotografiche che si credevano perdute sono state, invece, ritrovate negli archivi del Gabinetto Fotografico della Soprintendenza e riprodotte in grande formato nel libro. Quasi tutte inedite, le immagini colpiscono per il loro silenzio impassibile e per la nitidezza del bianco e nero. Grazie al lavoro di Maria Sframeli, per ogni scatto e’ stato rintracciato il punto di presa all’interno del fitto dedalo di strade, piazzette, loggiati, ripercorribili attraverso l’occhio del fotografo e segnalati sulla pianta, allegata al volume, del centro di Firenze nello stato precedente l’inizio delle demolizioni.
Data recensione: 09/09/2007
Testata Giornalistica: AdnKronos
Autore: ––