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La storia l’ha spesso dipinta come una donna di bellezza straordinaria, eppure severa e intransigente, fiera di carattere, con la passione per la caccia e per il gioco d’azzardo. Tutt’altro

La storia l’ha spesso dipinta come una donna di bellezza straordinaria, eppure severa e intransigente, fiera di carattere, con la passione per la caccia e per il gioco d’azzardo. Tutt’altro che amata dall’aristocrazia di corte fiorentina, Eleonora di Toledo, figlia del vicerè di Napoli Pedro Alvarez e dal 1539 moglie di Cosimo I de’ Medici, appare ugualmente altera e distaccata nel noto dipinto che Agnolo Bronzino, sensibile interprete delle personalità medicee, le realizzò a pochi anni di distanza dal suo arrivo a Firenze, ritraendola con il figlio Giovanni. Questa immagine, che restituisce alla perfezione l’indole volitiva e la fermezza della duchessa, domina la copertina di «Moda a Firenze 1540-1580. Lo stile di Eleonora di Toledo e la sua influenza», il libro di Roberta Orsi Landini e Bruna Niccoli, presentato ieri nella Sala da Ballo della Galleria del Costume di Palazzo Pitti, alla presenza dell’attuale curatrice della Galleria Caterina Chiarelli, e della sua fondatrice, Cristina Aschengreen Piacenti.

Il colossale lavoro di ricerca d’archivio compiuto dalle due autrici, entrambe accreditate storiche del costume, impegnate da anni in collaborazioni con numerose istituzioni museali e didattiche, ha permesso la realizzazione di questo volume, definito dalla stessa Piacenti «una pietra miliare nella storia del costume e del tessuto». La prestigiosa pubblicazione infatti, edita da Polistampa con il contributo della Fondazione Arte della Seta Lisio, si propone di documentare nella sua completezza il vasto guardaroba di Eleonora di Toledo, grazie a un’accurata ricostruzione storica di ogni indumento, segnalato nei «quaderni di Guardaroba» (i registri in cui venivano elencati giorno per giorno tutti gli oggetti, abiti compresi, realizzati per la corte granducale) e infine visivamente rintracciato nei dipinti del periodo. Ne consegue che il ricco apparato fotografico del volume contribuisce, al pari dello scrupoloso testo in italiano e in inglese, a definire i cambiamenti più significativi nel costume e nella moda del momento.
Data recensione: 12/05/2005
Testata Giornalistica: Metropoli
Autore: Alessandro Guasti