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Due immagini di Aldo Palazzeschi, il giovane e l’anziano, impresse sulla copertina del volume, sembrano suggerire l’arco della straordinaria esperienza di un protagonista che ha

LA BIBLIOTECA Simone Magherini e Gloria Manghetti (a cura di), “Scherzi di gioventù e d’altre età. Album Palazzeschi (1885-1974)”, Pagliai Polistampa, pp. 301, lire 80 mila.
Due immagini di Aldo Palazzeschi, il giovane e l’anziano, impresse sulla copertina del volume, sembrano suggerire l’arco della straordinaria esperienza di un protagonista che ha attraversato gran parte del Novecento, tra avanguardia e tradizione, senza mai irreggimentarsi in ortodossie letterarie e politiche. Un convegno internazionale e una mostra hanno di recente ripercorso a Firenze le tappe della sua creatività avventurosa, germogliata all’insegna di una libertà fantastica nutrita di favola e realtà, sarcasmo e malinconia, ribellione e buonsenso. Pubblicato in questa occasione con uno scritto introduttivo di Gino Tellini, l’album è una testimonianza preziosa della vita di Palazzeschi e della storia dei suoi libri. Fotografie, disegni, 12 quadri che Filippo de Pisis regalò all’amico, brani di romanzi e di poesie, di corrispondenza non solo edita, riproduzioni di autografi e frontespizi si compongono, grazie alla sagacia dei curatori, in un mosaico di eleganza formale e di sensibilità documentaria. A memoria di un impunito "saltimbanco dell’anima" e di quel suo eversivo grido di poetica: "E lasciatemi divertire!". L’autore di libri come "L’incendiario", "Il codice di Perelà", "Sorelle Materassi", "Il doge" cercava di tenere a bada gli affanni della modernità, ma conosceva il mondo in cui gli è toccato di esistere. Giuseppe Saragat, vicepresidente del Consiglio, l’11 gennaio 1948 ringraziava Palazzeschi del generoso contributo al fondo di assistenza per i disoccupati. Un gesto, forse ignoto ai più, che dimostra - gli scrisse in una lettera finora inedita - "come i poeti veri vivono quel che pensano e dicono". Ma quanti altri "poeti veri" l’avrebbero fatto e lo farebbero, ieri e oggi?
Data recensione: 22/03/2001
Testata Giornalistica: L’Espresso
Autore: Enzo Golino