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Liriche italiane tradotte nella lingua russa, un incontro fortunato che ha dato frutti di grande qualità: è quello avvenuto tra le opere del poeta Caramella e Evgenij Solonovich, italianista e

Liriche italiane tradotte nella lingua russa, un incontro fortunato che ha dato frutti di grande qualità: è quello avvenuto tra le opere del poeta Caramella e Evgenij Solonovich, italianista e critico letterario di fama internazionale, che ha tradotto Poesie/Ctèxè.È nato così un volume, con testi in italiano e russo, una raccolta di 24 liriche che “hanno scelto di essere tradotte” come ama affermare Solonovich, che trova nella poesia di Alberto Caramella quella semplicità che esclude ogni tipo di imitazione caricandola di contenuto. Realizzando quello strano intreccio che talvolta realtà molto diverse, l’italiano e il russo in questo caso, realizzano in una originale armonia.
Liriche che “si snodano sulle rotte della vita”, come rammenta Giovanni Perrino dirigente dell’Ufficio Istruzione dell’Ambasciata d’Italia a Mosca. Nella sua prefazione “lungo un itinerario affabulatorio, a comporre un pentagramma nel quale, oltre ogni linearità, è facile al lettore riconoscere i segni del diatonico svolgersi dell’umana esistenza ed in essi collocarsi e riflettere il proprio vissuto”.
Data recensione: 20/09/2006
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Roberta Capanni