chiudi

“Abbiamo voluto premiare la Calabria migliore, ripercorrendo il viaggio di Alvaro da S. Luca a Roma e all’Europa’’. Così Aldo Maria Morace, presidente della Fondazione Corrado Alvaro parla

Roma, 8 nov. - (Ign) - “Abbiamo voluto premiare la Calabria migliore, ripercorrendo il viaggio di Alvaro da S. Luca a Roma e all’Europa’’. Così Aldo Maria Morace, presidente della Fondazione Corrado Alvaro parla a Ign, testata on line del Gruppo Adnkronos, del riconoscimento assegnato ai calabresi illustri in occasione del cinquantenario della morte dello scrittore di ‘Gente d’Aspromonte’. “È il miglior modo – rimarca il docente di Letteratura italiana all’Università di Sassari - per ricordare uno scrittore tra i più significativi del Meridione ma anche per lanciare un messaggio di un’identità, quello di una Magna Grecia che deve essere vissuta interamente ma soprattutto proiettata verso sfide europee. Per questo – sottolinea ancora Morace - abbiamo voluto porre sulla locandina dell’evento una frase significativa di Alvaro: ‘Vivere umanamente può soltanto l’uomo’, un aforisma tratto dalla ‘Lunga notte di Medea’, un’opera significativa anche per il vecchio Continente dopo i dolori della storia’’. “Siamo convinti – spiega ancora il presidente della Fondazione Corrado Alvaro – che il futuro va ‘ricordato’: occorre cioè usare le radici per disegnare i destini del domani’’. E a chi gli ricorda quella celebre espressione di Alvaro, ‘i calabresi vogliono essere parlati’, Morace replica: “È anche oggi una metafora di questa regione e del Sud. Bisogna dialogare con tutte le forze sane della società per cambiare la storia del Mezzogiorno. La ‘chiave’ per promuovere il sociale, ne sono convinto da sempre, è la cultura coniugata insiema alla forza dei progetti’’. Il viaggio letterario di Corrado Alvaro è infatti una ricerca di identità perduta, ma anche un tentativo di affermare la tradizione come formazione etica, morale e soprattutto come progettualità culturale. Così, nel cinquantenario della morte dello scrittore, la Fondazione ‘Corrado Alvaro’ ha assegnato dei Premi speciali riservati a personalità della cultura e delle istituzioni. Una targa d’onore è stata assegnata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Premio speciale Corrado Alvaro ‘Una vita per la Cultura’ andrà ad Antonio Palermo (alla memoria), professore emerito dell’università Federico II di Napoli e grande italianista. Il Premio speciale ‘Una vita per il giornalismo’ va invece ad Eugenio Scalfari, fondatore di Repubblica ed ‘’innovatore dello stile giornalistico in Italia’’, si legge nella motivazione del premio. Per la sezione ‘Personalità internazionale della Cultura’ è stato invece assegnato un riconoscimento speciale allo scrittore Claudio Magris. Premi speciali a personalità calabresi che si sono distinte nei vari campi del lavoro, della cultura e della rappresentanza istituzionale sono stati assegnati, tra gli atri, ad Agostino Saccà, direttore di Rai-Fiction, a Mimmo Calopresti, regista cinematografico, a Giuseppe Marra, presidente del Gruppo Gmc Adnkronos e a Salvatore Berlingò, Rettore dell’Università per stranieri di Reggio Calabria. La cerimonia di premiazione è prevista venerdì 10 novembre alle ore 17,00 in San Luca (R.C.), nell’Aula Magna dell’Istituto scolastico comprensivo. Questi, invece, i vincitori delle varie sezioni del Premio Letterario Nazionale Corrado Alvaro VI edizione: Per la narrativa: Giulio Angioni con Le Fiamme di Toledo (Editore Sellerio); Narrativa Opera Prima: Mario Domenichelli con Lugemalé (Editore Polistampa). Il premio per la Saggistica è stato invece assegnato a Mario Geymonat per l’opera Il grande Archimede (Editore Sandro Teti). Per il Giornalismo sarà premiato Giorgio Boatti per La terra trema (Editore Mondadori). Premio per la Tesi di laurea a Sara Strati per Una piccola parte – Alvaro tra teatro e narrativa (Università di Firenze) e Nicla Giliberti per il lavoro Il tragico secondo Alvaro, lettura della Lunga notte di Medea (Università di Bari).
Data recensione: 08/11/2006
Testata Giornalistica: Metronews
Autore: ––