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Quella che Niccolò Rinaldi ha scritto non è una guida turistica ma più «Un alfabeto d’identità» (Pagliai Editore) ovvero un dizionario

Quella che Niccolò Rinaldi ha scritto non è una guida turistica ma più «Un alfabeto d’identità» (Pagliai Editore) ovvero un dizionario in cui le ventuno lettere italiane corrispondono a una parola evocativa per «scoprire Firenze». La «A» per esempio corrisponde ad Arno definito come la «cerniera della città». Si racconta poi che nelle sue acque, i renaioli, cercavano l’oro che cadeva da Ponte Vecchio. B invece corrisponde alla Beffa che i fiorentini come Brunelleschi, si fanno degli altri. C non poteva che essere la Cupola, la costruzione più grande del mondo antico e oggi anche la più misteriosa. Si continua con Etruschi, Giglio, Osservatorio, Ponti, Ulivo in ricordo di quello dei Georgofili e così via. Un libro che spiega le bellezze di Firenze ma non alla «T» di turisti bensì ai fiorentini, curiosi di conoscere gli aneddoti più nascosti che la propria città mostra solo a un occhio preparato, anche da queste pagine.
Data recensione: 21/07/2022
Testata Giornalistica: Corriere fiorentino
Autore: Caterina Baronti