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A volte accadono eventi che costituiscono un prima e un dopo nella storia dell’umanità. Uno di questi fu l’esplosione di un reattore delle centrale nucleare ‘Lenin’ di Chernobyl, in Ucraina, nella notte del 26 aprile 1986.

A volte accadono eventi che costituiscono un prima e un dopo nella storia dell’umanità. Uno di questi fu l’esplosione di un reattore della centrale nucleare ‘Lenin’ di Chernobyl, in Ucraina, nella notte del 26 aprile 1986. Il 9 maggio del 1986, 13 giorni dopo la catastrofe, Francesco Bigazzi, allora corrispondente dell’ANSA, fece parte del gruppo di otto cronisti che le autorità sovietiche portarono sul luogo di quello che è il più grande disastro nucleare della storia. Da allora Francesco Bigazzi ha continuato a seguire gli sviluppi della vicenda di Chernobyl come forse nessuno ha fatto in Italia, tornando più volte sul posto, incontrando molti personaggi che furono in diverse maniere coinvolti del disastro, parlando con ‘chi sapeva’ e che per molto tempo ha taciuto, a volte in buona fede, a volte cercando di nascondere verità scomode. In questo libro ripercorre tutta la vicenda ed espone i materiali, gli incontri, le interviste e le informazioni raccolte nel corso degli anni , non tralasciando il racconto del clima storico e politico dell’epoca, a cavallo fra la fine della Guerra Fredda, la perestroika, e i cambiamenti che di lì a poco, con il crollo del muro di Berlino, si sarebbero verificati. Un libro essenziale per chi vuole capire cosa realmente successe (c’è anche un capitolo dedicato ai dettagli tecnici per spiegare come e perché il reattore esplose) che oggi, al tempo di un’altra emergenza storica (stavolta di carattere sanitario), può servire per capire anche come si reagì di fronte a un evento che spaventò il mondo intero.  
Data recensione: 01/01/2020
Testata Giornalistica: Ellin Selae
Autore: ––