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Un bar può essere il centro del mondo, il luogo in cui si intrecciano le storie di chi passa da lì ogni giorno

Un bar può essere il centro del mondo, il luogo in cui si intrecciano le storie di chi passa da lì ogni giorno. Non fa eccezione il bar di Letizia, piccolo locale nel centro di una Firenze che sta cambiando: uomini e donne anziani alle prese con il tempo che passa spietato lasciando un segno indelebile sul corpo, giovani donne e uomini in fuga da se stessi o alla ricerca di un piacere che viene dal considerare l’altro come oggetto da usare o su cui scaricare anonimamente la propria rabbia. Letizia ascolta, osserva e intanto sopravvive nel caos di una quotidianità di responsabilità e lavoro, indaffarata com’è a tenere insieme i pezzi di una vita di madre single abituata a fare tutto da sola. A farle da controcanto la voce del protagonista maschile, un uomo sulla quarantina appena uscito da una relazione andata male, che disincantato da una vita precaria e dall’amore, vive con la sua gatta nascondendosi per evitare urti. Alessandro Bini racconta al lettore due vite storte, appiattite sul presente, “fracassate”, che scorrono parallele apparentemente accomunate solo dalla via che le ospita. Ma se Letizia sembra rassegnarsi alla sua condizione, lui, pur nascondendosi, non resiste alla tentazione e cade nella trappola di un incontro che promette di riportarlo alla luce. Questa trappola ha un nome, Dalila, donna seducente e inarrivabile che lui tenta di conquistare con ogni mezzo, anche sfruttando con vigliaccheria la memoria del suo migliore amico appena morto. La stessa vigliaccheria che in passato lo ha fatto fuggire dalla responsabilità di essere padre. Ne uscirà frastornato, mentre il passato busserà alla sua porta, pretendendo attenzione verso una figlia di cui ha imparato a fare a meno. La prosa ironica, spietata, asciutta di Alessandro Bini ne I Fracassati trascina il lettore in un universo complesso di egoismi, debolezze, desideri inappagati, separazioni in cui prevale in modo netto, e a volte spiazzante, una prospettiva maschile sulle relazioni e sull’essere umano.
Data recensione: 01/03/2020
Testata Giornalistica: Leggere:tutti
Autore: Luisa Carretti