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Può sembrare strano, eppure un siciliano di Girgenti, abituato al sole, al caldo, allo sbocciare dei fiori

Bonn, 1890: il drammaturgo ventenne incontra la bionda Jenny Schulz Lander. È un colpo di fulmine, ecco le lettere inedite

Può sembrare strano, eppure un siciliano di Girgenti, abituato al sole, al caldo, allo sbocciare dei fiori, per amore può rimpiangere «la nebbia, il freddo, la neve» tedesca. Eppure è così: Luigi Pirandello, il drammaturgo premio Nobel, una delle luci più splendenti della letteratura italiana di ogni tempo, lo ha scritto. Da giovane studente nella plumbea Bonn si era follemente innamorato di una fanciulla, «biondina e intrigante», Jenny Schulz Lander, figlia del padrone di casa dove il futuro scrittore viveva durante gli anni universitari in Germania, dove si laureò in filologia romanza nel 1891.
Una storia durata poco più di un anno, ma nella quale il giovane Pirandello si era buttato con grande passione – anche per scappare dalla cugina Lina che lo tormentava a casa e le cui famiglie avevano deciso il fidanzamento –, a quel che sembra ricambiato con «folli baci passionali».
Di quella storia sono comparse ora 19 lettere scritte dall’autore del Fu Mattia Pascal, un quaderno con poesie e vari brani dedicati alla ragazza, anche in età matura, oltre a due memorie della stessa, in mano ai suoi eredi. Conosciuta nel gennaio 1890, quando Pirandello non aveva ancora 23 anni, Jenny viene dipinta in queste lettere – ora venute alla luce nel saggio Un amore primaverile. Inediti di Luigi Pirandello e Jenn, di Giuseppe Faustini con introduzione di Elio Providenti ed edito da Mauro Pagliai – come «una delle bellezze più luminose che abbia mai visto».
Data recensione: 06/12/2019
Testata Giornalistica: QN - Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno
Autore: Riccardo Jannello