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Dalla sua affermazione, alla metà dell’Ottocento, la fotografia si è alimentata e ha a sua volta rafforzato il mito della “bella Italia”.

Dalla sua affermazione, alla metà dell’Ottocento, la fotografia si è alimentata e ha a sua volta rafforzato il mito della “bella Italia”. Le città del Grand Tour, ma via via anche le altre , e i paesaggi del nostro Paese sono stati ritratti in immagini sempre più facilmente riproducibili, riunite in album dal notevole successo commerciale. I monumenti, ma anche le genti d’Italia sono diventati protagonisti di un racconto visivo che ha nel tempo moltiplicato soggetti e punti di vista. Il volume curato da Giovanni Fanelli e Barbara Mazza propone un viaggio in questa Italia ottocentesca, tra grandi centri e borghi rurali, esaltando con una serie di ingrandimenti la capacità di narrazione di quelle riprese fotografiche. Luoghi celebri come il Foro Romano si stagliano su strade in terra battuta dove le vacche riposano accanto ai carri dei contadini, e dagli scorci cittadini affiorano la prorompente, affascinante socialità italiana, gli umili mestieri e le povere vesti del popolo (sopra da sinistra: Scrivano pubblico, Napoli, particolare, ante 1886; Vendita del pesce al ponte delle Guglie, Venezia, particolare, 1875 circa).
Data recensione: 01/10/2018
Testata Giornalistica: Bell’Italia
Autore: Carlo Migliavacca