Nel numero precedente di questo periodico avevamo dato notizia di un altro lavoro dell’A.
Nel numero precedente di questo periodico avevamo dato
notizia di un altro lavoro dell’A. ? Bellezza
del gaudio evangelico. Al centro della vita cristiana, uscito nel 2017
sempre per i tipi dello stesso editore ? dove, partendo da una riflessione
sull’Esortazione di papa Francesco Evangelii
gaudium del novembre 2013, si invitava la Chiesa a farsi samaritana, luogo
di incontro e di frontiera, e a essere necessario fermento in scenari segnati
da una convulsa modernità e dalla globalizzazione.
Con questo nuovo testo l’A. torna alle amate pagine neotestamentarie e
soprattutto al verbo paolino già indagato e proposto in precedenti
pubblicazioni. Questa volta, però, non si tratta di interpretazione dotta delle
Lettere e se si troveranno alcuni accenni alla storia dei documenti presentati,
questi vanno considerati come elementi necessari per contestualizzare gli
scritti e facilitarne la comprensione. Scopo dell’A. è piuttosto quello di
invitare il lettore alla frequentazione della Parola, alla sua accoglienza, a comparteciparla,
in ultima analisi ad “abitare la Parola” che è il concetto intorno al quale
ruota il presente saggio.
Il verbo “abitare” rimanda a una casa dove si sta bene e ci si sente protetti
e, nel nostro caso, vorrebbe richiamare l’accoglienza e il riposo che si
trovano in compagnia della Parola. “Venite e vedete”, fu la risposta di Gesù ai
discepoli del Battista che gli avevano chiesto dove abitasse (Gv 1, 38-39).
L’invito del Signore è ancora e sempre lo stesso: c’è da andare per incontrarlo
e dare inizio a una nuova avvincente avventura.
I testi paolini presentati sono fra quelli cronologicamente più vicini ? ancora
prima dei Vangeli ? all’esperienza storica del Nazareno: diversi passi della
Prima Lettera ai Tessalonicesi, alcuni dalla Prima ai Corinti, un passo dalla
Seconda e uno dalla Lettera ai Galati. Questa breve incursione nell’epistolario
paolino arriva però al centro del lascito neotestamentario. In brevi ed agili
capitoli passano davanti ai nostri occhi i complessi, eterni, problemi dell’uomo
per i quali il cristianesimo avanza le proprie risposte. Valgano gli esempi sul
destino ultimo di morte e di resurrezione, sul “folle” e dirompente ? allora e
oggi ? inno della carità, sul mistero dell’incarnazione di Gesù.
Temi centrali, come si vede, del messaggio cristiano, ma questi testi sono
pressoché sconosciuti a molti cristiani adulti e rendono perciò quanto mai
urgente, necessaria e doverosa l’opera di alfabetizzazione biblica (che sembra
sottovalutata anche da una parte del nostro clero).
Data recensione: 06/07/2018
Testata Giornalistica: Corrispondenza
Autore: Silvano Sassolini