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«Solariani si nasce»: è quello che mi sono sempre ripetuto, in tutti questi anni di formazione. Ho incontrato Elena Gurrieri per la prima volta diversi anni fa nella sua casa

«Solariani si nasce»: è quello che mi sono sempre ripetuto, in tutti questi anni di formazione. Ho incontrato Elena Gurrieri per la prima volta diversi anni fa nella sua casa studio alle porte del centro storico fiorentino. e fin dalla nostra prima conversazione, ho riconosciuto subito in lei i tratti di una forte personalità umana e culturale, i caratteri inconfondibili della studiosa del novecento più affascinante, più intenso, più ricco: il novecento di «Solaria», della grande rivista fondata dal mai abbastanza ricordato Alberto Carocci nella Firenze del 1926. per noi il ventesimo secolo nasce con questa meravigliosa rivista. Con Elena condividemmo il progetto, ancora in corso, della ristampa anastatica integrale di «Solaria» e da allora anche tante presentazioni, recensioni, chiacchierate…
Critico letterario di squisita raffinatezza, storiografo di rara lucidità e precisione, Elena Gurrieri ha scelto di lasciare lietamente gli angusti corridoi dell’accademia e di abbracciare la piacevole serenità dei grandi spazi del Seminario della Curia arcivescovile fiorentina e della sua preziosa biblioteca archivio. Ma non ha mai dimenticato di coltivare la sua indelebile passione per la scrittura, decidendo nel corso degli anni di dedicarsi al suo novecento e anche agli autori più vicini alla contemporaneità. la costanza, l’impegno, l’entusiasmo, la generosità l’accompagnano da sempre nelle sue molteplici letture da Penna a Montale, da Svevo a Magris, in uno scavo instancabile verso i significati più profondi della parola letteraria.
A Elena va la mia più profonda gratitudine per aver puntualmente impreziosito con i suoi scritti la mia piccola attività culturale: difficile dimenticare la sua pronta recensione alla mostra e al catalogo L’immaginario grafico di Sisino, dedicati a Tommaso Paloscia, o gli articoli pubblicati sulla mia prima rivista, «La casa dei doganieri», a cui la nostra autrice ha regalato pagine di grande intensità intellettuale.
Questi e altri interventi l’attento lettore può trovare in un libro che raccoglie gli scritti critici di Elena Gurrieri degli ultimi dieci anni, un viaggio luminoso, corroborante, un cammino necessario per tutti coloro che desiderano abbeverarsi alle fonti della bellezza letteraria: Carte vive. Esercizi di critica militante (2004-2015), volume pubblicato nella prestigiosa collana della «Biblioteca del caffè» dall’editore Mauro pagliai, le carte vive di un’autrice speciale, una studiosa d’eccezione.
Data recensione: 01/01/2016
Testata Giornalistica: Il Portolano
Autore: Vincenzo Crescente