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La voce dei magistrati in una storia intrigante costruita a più voci, un puzzle che pezzo per pezzo ripercorre il lavoro della procura fiorentina che ha indagato sulle stragi del 1993-1994

La voce dei magistrati in una storia intrigante costruita a più voci, un puzzle che pezzo per pezzo ripercorre il lavoro della procura fiorentina che ha indagato sulle stragi del 1993-1994 e che da vent’anni interroga politici e boss di Cosa Nostra anche se non crede che ci sia stata una trattativa fra lo Stato e la mafia in relazione all’operato delle procure di Palermo e Caltanissetta. È questo e molto altro il libro dal titolo “Processo Alla Trattativa. Stato- Mafia: Tre Procure, Tre Verita” del ponsacchino Giampaolo Grassi, già noto agli attenti lettori come giornalista dell’Ansa e direttore del mensile “Il Ponte di Sacco”. L’autore è riuscito a racchiudere in poco più di cento pagine la situazione di tre procure confrontando come la procura di Caltanissetta, che indaga sugli attentati a Falcone e Borsellino, riconduca i contatti Stato-mafia all’omicidio del giudice Borsellino, rappresenti un intermediario tra i magistrati di Palermo, certi che ci sia stato un accordo fra boss e Stato tanto da aver chiesto e ottenuto un processo, e la procura di Firenze (titolari delle indagini sulle stragi dei Georgofili, di Roma e Milano del 1993-1994), convinta che quel patto non ci sia stato.
Le parole del saggio sono dunque affidate ai pm di Firenze, Palermo e Caltanissetta che con retroscena e verità “certificate” percorrono la ricostruzione di quella stagione presentando al lettore conclusioni dai toni contrastanti su cui si aprono riflessioni e pensieri. In un inseguire indagine e sviluppi il saggio ricostruisce la ricerca da parte dei boss, di nuovi referenti politici, dopo la fine della Prima Repubblica attraverso cui le ricostruzioni dei pm di Firenze e Palermo, si spiega nell’introduzione, convergono nell’ipotizzare un’intesa di Cosa nostra con la nascente Forza Italia. Se si tratti di “trattativa si o trattativa no”, come emerge ancora nell’introduzione, non è compito di questo saggio stabilirlo. L’intento però è quello di fornire un quadro in cui il lettore possa orientarsi, dare una bussola a chi vuole addentrarsi in questo labirinto anche se la verità è un’altra cosa. Un libro appassionante che divide, indaga, ricerca e che giovedì sarà presentato nella sala stampa della Camera. Un capolavoro di un grande scrittore.
Data recensione: 28/12/2014
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Giulia Incrocci