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Per gli amanti della storia degli Stati Uniti d’America – e del contributo fornito alla grande nazione dagli emigrati italiani – Mauro Pagliai editore ha dato alle stampe

Per gli amanti della storia degli Stati Uniti d’America – e del contributo fornito alla grande nazione dagli emigrati italiani – Mauro Pagliai editore ha dato alle stampe il volume “America amore mio”, intenso tributo alla comunità italo-americana. Opera di Philip Cordaro – scrittore e biografo di John Fitzgerald-Kennedy, conosciuto quando lo sfortunato presidente era ancora governatore – il libro è l’affresco di un’epopea in corso: quella della più grande potenza mondiale, coacervo di dubbi e certezze, promesse e delusioni, culla del mitizzato “sogno americano” e di un contraltare di violenze e diseguaglianze che ne fanno anche il Paese delle contraddizioni. Cordaro, palermitano classe 1918 - con doppio passaporto - è stato amico dei Kennedy e dei potenti a stelle e strisce, sostenitore della comunità italiana in America, vicino a Umberto II di Savoia e allo stesso JFK, cui sottopose la questione triestina, con la città del vento allora divisa fra jugoslavi e alleati. Proprio Cordaro accompagnò Kennedy, quando questi volle visitare personalmente Trieste, nel 1952. Il libro è diviso in due parti: la prima raccoglie sei “autentiche verità”, come scrive l’autore, frutto delle avventure degli immigrati italiani – specialmente siciliani – approdati negli Stati Uniti durante gli anni Venti. La seconda parte si muove fra ricordi autobiografici e resoconti – anche curiosi – d’incontri importanti e pagine poco note della storia statunitense.
Data recensione: 01/09/2014
Testata Giornalistica: La Sicilia
Autore: Giuseppe Ciotta