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Nel ventesimo anniversario della morte di Giovanni Spadolini un libro ne ripercorre la vita e la carriera per testi e

FIRENZE aise - Nel ventesimo anniversario della morte di Giovanni Spadolini un libro ne ripercorre la vita e la carriera per testi e immagini. Giovanni Spadolini. Giornalista, storico e uomo delle istituzioni (pp. 72, euro 14), scritto da Cosimo Ceccuti con introduzione di Carlo Azeglio Ciampi, è allo stesso tempo la biografia di un grande statista e una finestra aperta sulla storia italiana del secondo Novecento.
Il volume è edito da Mauro Pagliai, che dal 2004 pubblica con la sigla Polistampa gli oltre 4mila articoli scritti da Spadolini per i maggiori quotidiani.
Storico, giornalista e uomo politico, Giovanni Spadolini (Firenze 1925 - Roma 1994) divenne a soli venticinque anni docente di storia contemporanea all’Università di Firenze. Collaborò con vari quotidiani e fu direttore del «Resto del Carlino» (1955-1968) e del «Corriere della Sera» (1968-1972). Eletto senatore nelle fila del Partito Repubblicano Italiano nel 1972, è stato ministro fondatore del Ministero dei Beni culturali e ambientali (1974-1976) e  ministro della Pubblica istruzione (1979). Nel 1981 divenne il primo presidente del Consiglio laico nella storia repubblicana, e successivamente fu anche ministro della Difesa nel governo di Bettino Craxi (1983). Nel luglio 1987 fu eletto presidente del Senato. Nominato senatore a vita nel 1991, ricoprì il ruolo di Presidente della Repubblica ad interim dopo le dimissioni di Francesco Cossiga.
Lo storico Cosimo Ceccuti, presidente e segretario generale della Fondazione Spadolini - Nuova Antologia, è professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Firenze. Nel suo libro traccia il profilo di un autorevole protagonista dello scorso secolo mettendone in luce non soltanto le brillanti doti intellettuali, la modernità del pensiero e l’alto senso dello Stato, ma anche l’amore per Firenze, per l’Italia e per l’Europa, la vocazione al dialogo, la profonda fede nella libertà e nella democrazia.
Il giornalista Indro Montanelli definiva “napoleonica” la vita dell’amico Giovanni Spadolini. Professore all’Università senza essere mai stato assistente, direttore di un grande quotidiano senza passare da redattore, ministro della Repubblica e presidente del Consiglio mai sottosegretario.
La più attuale e significativa eredità lasciata dall’uomo precoce e geniale, cha già a nove anni aveva scritto il suo primo libro di storia, resta in particolare il suo profondo amore per l’Italia e per l’Europa, il senso dello Stato e la difesa della legalità, contro la corruzione, il terrorismo, le associazioni malavitose, l’onestà cristallina con cui ha gestito la “cosa pubblica”, il rispetto degli altri e la vocazione al dialogo, la fede nella libertà e nella democrazia.
Le pagine di questa biografia tratteggiano il profilo essenziale di uno dei più autorevoli protagonisti dell’“altra Italia”, proba e virtuosa, che i giovani devono conoscere ed amare per costruire un futuro migliore.(aise)
Data recensione: 03/08/2014
Testata Giornalistica: Aise
Autore: ––