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Vissuto tra il 1922 e il 1992, il padre scolopio Ernesto Balducci, originario del versante grossetano del Monte Amiata, è stato un protagonista

Un protagonista del panorama ecclesiale del XX secolo

Vissuto tra il 1922 e il 1992, il padre scolopio Ernesto Balducci, originario del versante grossetano del Monte Amiata, è stato un protagonista del panorama ecclesiale italiano del XX secolo. Un protagonista assai discusso: molto ammirato da alcuni e vivamente criticato da altri, egli non si sottrasse mai alla polemica, sia nell’ambito della vita della Chiesa che in quello del dibattito culturale. Ovviamente, non è questa la sede per emettere giudizi, ma non v’è dubbio che chiunque desideri ricostruire e comprendere le vicende del cattolicesimo dell’Italia novecentesca non può fare a meno di confrontarsi con la figura e l’opera balducciane. Per tale motivo è da salutare con favore la recente ripubblicazione di alcune opere che permettono di capire meglio svariate componenti del produzione intellettuale del prete toscano. Risalente al 1981, il volume “Il terzo millennio. Saggio sulla situazione apocalittica” rappresenta, per ammissione dello stesso Balducci, un tentativo di immaginare come avrebbe dovuto essere la Chiesa del XXI secolo. In particolare, egli auspica una ricomposizione delle troppe fratture esistenti tra la gerarchia, i teologi e il popolo dei credenti, portatore di istanze e di attese che nascono sul terreno della vita quotidiana. Sono gli anni in cui la minaccia atomica da una parte e il terrorismo dall’altra stanno stendendo un velo di paura sull’umanità intera, una situazione che agli occhi dell’autore assomiglia a quella dell’Europa dell’anno mille, quando la fine del mondo sembrava davvero imminente. Di fronte a ciò, Balducci invoca un ritorno alla razionalità: la ragione, ancor prima della morale, impone agli uomini di scegliere la via della pace al fine di salvare il pianeta dalla distruzione. A questo riguardo, risultano illuminanti le seguenti parole di Andrea Cecconi, Presidente della Fondazione Balducci, che nella Premessa del volume scrive: “Si è ritenuto opportuno ristampare questo saggio non tanto perché le analisi e le prospettive espresse allora dall’autore, con spirito profetico ma laicamente, in nome della ragione e dell’evidenza storica, appaiano ancora di estrema attualità, quanto soprattutto perché siamo convinti che la lettura del libro ponga interrogativi a cui siamo tuttora chiamati a dare risposta”.
Data recensione: 18/10/2014
Testata Giornalistica: Conquiste del Lavoro
Autore: Maurizio Schoepflin