chiudi

Dio è giovane. Non perché abbia un’età, ma perché il suo amore fa nuove tutte le cose, restituisce vigore a chi è nella rassegnazione e ridona speranza

Dio è giovane. Non perché abbia un’età, ma perché il suo amore fa nuove tutte le cose, restituisce vigore a chi è nella rassegnazione e ridona speranza a quanti sono schiacciati dalla disperazione. Lui è la giovinezza dell’umanità, chi lo accoglie non rimane deluso, trova il senso profondo della vita e scopre la via della felicità. Riccardo Clementi lo spiega nel suo saggio «Dio è giovane. Settanta sette volte sette buoni motivi per crederci» (pagine 304, euro 16) edito da Mauro Pagliai nella collana «Le ragioni dell’Occidente». Clementi, giornalista e scrittore trentenne nato e cresciuto in provincia di Firenze, già autore di un’importante biografia di Giorgio La Pira, apre l’opera con un’introduzione di sette paragrafi, proseguendo poi con riflessioni e meditazioni su settanta brani del Vangelo di Matteo in cui emerge con forza il concetto della giovinezza di Dio. Settanta volte sette, come il perdono e la misericordia di Dio: è questo il senso del lavoro di Clementi che, con l’evangelista Matteo convertito dallo sguardo di Gesù, invita i giovani del nuovo millennio, così come ogni persona, a spalancare le porte a Cristo e a lasciarsi conquistare da lui, facendone esperienza. È Gesù che riporta unità nelle famiglie, guarisce le ferite interiori e, come a Cana, viene a fare nozze con l’umanità per trasformare l’acqua insipida in vino buono. Il testo, preceduto dalla prefazione di padre Serafino Tognetti della Comunità dei Figli di Dio e dalla lettera all’autore firmata da sorella Costanza Pagliai, raccoglie anche contributi di Mauro Barsi, fondatore di Agata Smeralda; Marco e Simonetta Batistini della Comunità neocatecumenale di Pontassieve; Samuele e Alessandra Benedetti e don Maurizio Del Bue della «Fraternità Cristo Sposo» di Cavriglia; Domenico Bova della Cappella Universitaria di Siena; Andrea Cecchi, diacono a Pontassieve e animatore dell’Equipe Notre Dame nella provincia fiorentina; Andrea Fagioli, direttore di Toscana Oggi; Flavio Giannetti, fondatore dell’azienda agricola «La Valle del Sasso»; don Alessandro Lombardi, responsabile della Pastorale Giovanile dell’Arcidiocesi di Firenze; Gabriele Pecchioli, presidente dell’Opera per la Gioventù Giorgio La Pira; Antonello Riccelli, presidente dell’Ucsi Toscana; Alberto Sacchetti, giornalista e scrittore. Il volume è dedicato a Pino Arpioni, fondatore dell’Opera per la Gioventù Giorgio La Pira, nel decennale della sua morte avvenuta il 3 dicembre 2003. «Un libro da gustare sera dopo sera, riflessione dopo riflessione», spiega l’autore, «per capire, come ripete Papa Francesco, che non possiamo farci rubare la speranza, perché il cristianesimo è giovinezza da vivere in pienezza e da annunciare con gioia ai fratelli e alle sorelle di questo mondo».  
Data recensione: 06/10/2013
Testata Giornalistica: La Stampa.it
Autore: Giacomo Galeazzi