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Dame in fuga dalla rivoluzione e feroci pirati, patrizi e plebei, bastardelli reali e poveri contadini, violinisti e briganti, eroiche fanciulle ed equivoche ragazze assoldate dalla “bulognesa”

Dame in fuga dalla rivoluzione e feroci pirati, patrizi e plebei, bastardelli reali e poveri contadini, violinisti e briganti, eroiche fanciulle ed equivoche ragazze assoldate dalla “bulognesa”...È un coro ricco di volti e di voci il protagonista delle avvincenti avventure di «Presente anteriore»,di Rossella Martina (Mauro Pagliai Editore, pag. 264, euro 13).
«Presente anteriore» è il passato che non passa, resta in noi che viviamo e plasma la nostra personalità. Per seguirne le linee nelle genarazioni, bisognerebbe possedere la capacità di leggere gli avvenimenti in chiave diacronica, come fanno nel romanzo Essen e Aba, due misteriose, angeliche creature del Multiverso. Per noi essere dell’Uni-verso, invece, unico strumento possibile è la lettura. E qui appunto sta il «meraviglioso» per Rossella Martina: raccontare agli uomini le storie che essi ignorano, con tutte le vite, le avventure, i travagli e le felicità che li hanno preceduti. «Immagina e racconta». Così gli uomini possono trovare – secondo un’impostazione filosofica che certo sarebbe piaciuta a Benedetto Croce – il senso dell’esistenza: «I loro bisnonni, i trisnonni e su su in poche generazioni percorrono l’intera Storia». Allo stesso modo, lungo i rami di sei racconti principali, Rossella Martina tesse con bello stile e vivace inventiva il «presente anteriore» di alcuni ragazzi di Viareggio, del professor Foscolo Volperossa e delle loro famiglie, componendo un suggestivo affresco storico della Versilia, la terra amata.
Data recensione: 30/12/2012
Testata Giornalistica: QN - Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno
Autore: Enrico Gatta