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Mosca merita di ritornare ad essere studiato e pubblicato, come è avvenuto per Achille Campanile e lo scrittore della Bassa.

Mosca merita di ritornare ad essere studiato e pubblicato, come è avvenuto per Achille Campanile e lo scrittore della Bassa. Lo sostiene anche Piero Nicola, in Verità per la vita (Mauro Pagliai editore) che affronta una serie di autore dimenticati del Novecento e invita a lasciarsi cogliere da quello che definisce «l’umorismo balsamico» di Mosca, consigliando un libro in particolare, Non è ver che sia la morte del 1941, condotto «sul filo del surrealismo» in cui lo scrittore gioca con assoluta originialità con parole e pensieri degli umani prestati agli animali, ai vegetali, agli oggetti. E invitando a rileggere Il nuovo galateo edito nel 1980, perché «sorridendo a volte s’impara meglio».
Data recensione: 28/08/2012
Testata Giornalistica: L’Avvenire
Autore: Fulvio Panzeri