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Romanzo d’esordio per il ricercatore casalese Alberto Guasco, che offre uno spaccato dell’Italia del Novecento vista attraverso gli occhi di un bambino

Romanzo d’esordio per il ricercatore casalese Alberto Guasco, che offre uno spaccato dell’Italia del Novecento vista attraverso gli occhi di un bambino. Nell’estate del 1982, nei giorni della vittoria della nazionale di calcio ai mondiali, un bambino di prima elementare deve fare i conti con un tema assegnato dalla sua maestra come compito delle vacanze: cercare, tra i propri familiari, un ‘eroe’ di cui narrare le avventure. Prima ascolterà i racconti del nonno sull‘epoca della seconda guerra mondiale. Questi, maestro di scuola, apparteneva a una famiglia poco entusiasta del fascismo, tant’è che faticò per poter insegnare. Con la guerra però fu chiamato alle armi. Quando arriva l’8 settembre si trovava in Meridione. Faticosamente e avventurosamente tornò a casa, nel suo Monferrato, dove decise di aderire alla Resistenza, aggregandosi a una banda partigiana autonoma. È avvincente anche il racconto del padre, che, neolaureato, fu catapultato nell’Unione Sovietica alla fine degli anni Sessanta. Ma la storia lambisce anche coloro che il bambino non ha potuto conoscere, come il bisnonno Carlo che partecipò alla prima guerra mondiale e, catturato, finì in un campo di prigionia in Ungheria. Racconti e ricordi sono intervallati dalla cavalcata dei ragazzi di Bearzot verso la conquista del titolo mondiale. Il risultato di quella lunga estate del 1982 sarà una lettera, piena di ricordi e pervasa da una sottile ironia, che solo dopo trent’anni verrà consegnata alla maestra.
Data recensione: 04/07/2012
Testata Giornalistica: Il Piccolo
Autore: Alberto Ballerino