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Non abbiamo conosciuto il mondo pre-tecnologico, quello dove non esistono telefoni e motori, i navigatori non sono stati inventati e persino il tempo è scandito soltanto dal passaggio del sole

Non abbiamo conosciuto il mondo pre-tecnologico, quello dove non esistono telefoni e motori, i navigatori non sono stati inventati e persino il tempo è scandito soltanto dal passaggio del sole. L’esperimento di Piero Bossi, nomade per vocazione, sta in questo tornare alle origini naturali dell’uomo affrontando un viaggio a piedi attraverso l’Italia del nord e del centro in compagnia di due cagnette e una cavalla. Il “diario di bordo” di questa avventura è stato rielaborato dal protagonista insieme all’amica scrittrice Linda de Angelis e il libro nasce dalle loro conversazioni, anche se è narrato in prima persona. È una cronaca minuta delle tappe percorse, con la descrizione della campagna, gli acciacchi fisici e i piccoli “incidenti” che rompono la silenziosa armonia del gruppo, come quando la cavallina scalciando pesta una zampa alla piccola meticcia mentre beve a una fonte. Nel suo viaggio Bossi tocca anche la terra di Siena, dove incontra una comunità di steineriani che coltiva i campi e alleva vacche, tenendosi al riparo dalla contemporaneità sul modello degli amish statunitensi. «Buone vibrazioni», osserva Bossi. A cui piace pensare che esista sempre un’altra scelta.
Data recensione: 13/11/2011
Testata Giornalistica: La Repubblica
Autore: Simona Poli