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La nostra storia inizia a Scandicci dove vive Marco Landi,un bancario che ha ormai abbandonato i sogni di gloria, deve oltretutto occuparsi del fratello Ben, affetto da sindrome di Down

La nostra storia inizia a Scandicci dove vive Marco Landi,un bancario che ha ormai abbandonato i sogni di gloria, deve oltretutto occuparsi del fratello Ben, affetto da sindrome di Down. Un giorno Marco riceve una telefonata da una sua prozia che da tempo aveva rotto i legami con la famiglia e si era trasferita in Scozia. Qui aveva fatto fortuna diventando ricchissima e ora gli telefona annunciandogli che è prossima la sua fine e che gli lascerà in eredità il suo castello che si trova sulle rive del lago di Loch Ness,oltre che una notevole somma in denaro.Ma l’eredità sarà sottoposta alla condizione che Marco e Ben, che non deve assolutamente essere lasciato solo,passino due mesi nel castello.
Alla morte della donna Marco e Ben si recano in Scozia e si stabiliscono in un maniero che sembra davvero imponente. Lì verranno accolti dal numeroso personale che accudisce al castello, guidati da un altezzoso maggiordomo. Ma ben presto il castello si rivela un luogo maledetto, un misterioso assassino colpisce tra i membri della servitù, Marco e Ben si sentono in pericolo. Marco sospetta un po’ di tutti, fa venire dall’Italia Laura, l’amica del cuore, e anche questa si troverà ben presto sotto tiro.
Per scoprire cosa si cela dietro questa macchinazione ordita evidentemente per cacciarli, Marco e Laura, con l’appoggio anche di qualche osservazione di Ben che oltretutto viene pure rapito, dovranno indagare a fondo sulla famiglia della prozia in Scozia.
Andrea Gamannossi ha sempre occupato nella storia degli autori italiani di gialli un posto particolare perché più volte nella sua produzione letteraria ha abbandonato i tranquilli luoghi dove vive per ambientare invece le sue storie in Inghilterra o negli States, risultando il meno... italiano fra gli scrittori di casa nostra. E in questo Nessie(Morte sul lago) sviluppa pure un altro tema, quello della diversità.
In verità in questa storia Gamannossi parte da Scandicci che descrive, con gli occhi di Marco Landi, con grande affetto e delicatezza rievocando la cittadina con gli occhi dell’infanzia e della giovinezza, ma ben presto il susseguirsi dei fatti ci portano sulle rive del lago di Loch Ness dove da decenni si celerebbe il famoso mostro.
Una succosa eredità fa muovere i due fratelli, e a questo punto la vicenda assume i toni del vero e proprio giallo di stampo inglese, un classico del genere con poliziotti arcigni e un po’ tonti, il classico maggiordomo, tanti morti assassinati. Un giallo di impianto solido, con tanti sospettati e una grossa difficoltà a trovare una soluzione visto che i fatti e le morti si susseguono.
Nessie è un giallo ricco di misteri e di delitti,dosato con la giusta tensione, ma l’autore ha saputo costruire una sorta di racconto a doppio livello, l’uno quello del giallo di tradizione, l’altro legato alla presenza di Ben, il cui universo è sicuramente diverso dal nostro. Gamannossi affronta con toni quasi da favola il tema della diversità, a pensarci bene anche Nessie è un diverso, fa di Ben un co-protagonista a tutti gli effetti, ma il suo personaggio è tratteggiato con mano leggera. Il segno che l’autore vuol lasciare è che ogni creatura di questo mondo ha diritto a vivere, a partecipare alla vita di tutti i giorni, a dare anche una mano nel risolvere una brutta storia dove viene sempre trattato, nel bene e nel male, alla pari con gli altri protagonisti, insomma per lui potremmo parlare di acquisizione di “normalità”.
Ecco una maniera alquanto insolita ma assai nobile di usufruire delle chiavi del giallo…
Sul piano della scrittura la storia è narrata in prima persona, intercalando i vari capitoli con delle pagine in corsivo quando invece si muove l’assassino.
Un buon giallo in conclusione che si rifà al mito del mostro di Loch Ness, ma che ci vuole insegnare che i “mostri”non sono i “diversi” o i “miti”, ma lo sono coloro che celano nella loro apparente normalità i loro istinti più malvagi. E sono proprio questi uomini normali per modo di dire che ci riportano alla squallida realtà, Nessie è soltanto “un sogno,un delirio”… 
Data recensione: 07/12/2011
Testata Giornalistica: Giuseppe Previti Blog
Autore: Giuseppe Previti