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«Voleva stare di fronte alla natura senza nulla, nudo, come una pianta d’autunno quando perde le foglie, spoglio di tutto. Essere proprio alla pari: non volevo niente che mi desse un vantaggio». Sono le significative parole di

«Voleva stare di fronte alla natura senza nulla, nudo, come una pianta d’autunno quando perde le foglie, spoglio di tutto. Essere proprio alla pari: non volevo niente che mi desse un vantaggio». Sono le significative parole di Piero Bossi, autore, assieme a Linda De Angelis, di Quattro animali in viaggio, stampato da Mauro Pagliai Editore. La descrizione di un viaggio a piedi, dalla Lombardia alla Toscana, e poi il ritorno a Verona: l’autore, un cavallo e due cani. Un itinerario più della mente che geografico: c’è il senso della solitudine, del voler riflettere, della compagnia “giusta”, del semplicemente ritornare uomo. Cercare e vincere una sfida, non tanto con la natura quanto con se stessi, con riflessioni a voce alta sul carattere dei suoi compagni di avventure, gli imprevisti, a cominciare dall’attraversamento di un ponte, fino alla descrizione dei paesaggi, delle terre visitate. La disavventura per il morso di una vipera, una fastidiosa tendinite, ma soprattutto i ricordi di altri viaggi, gli incontri di una vita, le amarezze di vedere finire mestieri e abitudini. Poi, attraverso la Liguria, l’ingresso in Toscana, facendosi accompagnare da gustose osservazioni come «...prima di partire avevo fatto un accordo con loro tre, cavalli e cani – però loro non lo sanno – che nessuno avrebbe fatto il furbo con gli altri. Insomma, siamo tutti a piedi, siamo compagni di viaggio». Un libro che si legge tutto d’un fiato, proprio come il senso dell’avventura di Piero Bossi e dei suoi inseparabili amici. Luoghi anche molto conosciuti: Spannocchia, Corsano, tutti in terra senese, soprattutto nell’azienda agricola della prima località, dove il nostro protagonista si trova a proprio agio, tanto da rimanerci per un po’. C’è tempo di far nascere sentimenti, di incontrare personaggi senza tempo, insomma, un viaggio ricco di emozioni e spunti su cui riflettere e che possiamo riassumere con «…il viaggio ha rafforzato la mia tendenza a essere nomade. Non so da dove è venuta, forse l’avevo già nella mia indole, nel mio essere animale».
Data recensione: 02/10/2011
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Massimo Biliorsi