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Nella terna finale del Viareggio di quest’anno, il romanzo di Lia Tosi ha ambizioni giustamente notevoli: una strabocchevole cultura classica che spazia senza argine da Dante a Gadda

Nella terna finale del Viareggio di quest’anno, il romanzo di Lia Tosi ha ambizioni giustamente notevoli: una strabocchevole cultura classica che spazia senza argine da Dante a Gadda, dall’altissimo al pop, attraversando i russi (soprattutto Dostoevskij: l’autrice è una studiosa di lingua e cultura russa) ipnotizza la lingua e il lettore. Una decodificazione non facile ma di soddisfazione, un percorso di suggestione che non si nega, qualche volta, di sorridere alle spalle dei critici.
Data recensione: 10/07/2011
Testata Giornalistica: QN - Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno
Autore: Rossella Martina