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Il ragazzo che giocava guardando le stelle non è più un ragazzo, ma non ha perso quasi niente del suo smalto. Certo, le tempi sono più bianche che bionde, qualche piega del viso si è approfondita, ma il sorriso è lo stesso, in fondo incerto

Venerdì giornata dedicata ai festeggiamenti del calciatore viola. Ci saranno amici ed ex colleghi, da Cesare Prandelli a Pieraccioni
Il ragazzo che giocava guardando le stelle non è più un ragazzo, ma non ha perso quasi niente del suo smalto. Certo, le tempi sono più bianche che bionde, qualche piega del viso si è approfondita, ma il sorriso è lo stesso, in fondo incerto come lo è sempre stato. Sarà venerdì 4 l’Antognoni’s Day, la giornata dedicata ai festeggiamenti per Giancarlo, e sarà lo stesso giorno che sarà presentato “10 modi per dirti ‘ti amo’”, il libro scritto da Luca Calamai per e con il numero 10 per antonomasia dei “malati” di viola. Un giorno tutto giocato, è il caso di dirlo, dalle parti del Mandela Forum dove ieri mattina è stata presentata la manifestazione: si comincia alle 17,30 al campo della Floriagafir di Campo di Marte con un torneo di partite amichevoli fra le scuole dicalcio fiorentine; il clacio d’inizio lo darà lui, chi sennò!? Poi alle 19 è previsto al Mandela Forum l’arrivo della Fiorentina, quella attuale, alle 20 una tavola rotonda fra giornalisti ed addetti ai lavori, non solo fiorentini, sul mito e sul valore del numero 10. Alle 21 (ingresso gratuito) comincerà lo show vero e proprio fatto di musica, parole, immagini: arbitro della serata sarà Carlo Conti ed insieme ad Antognoni ci saranno amici ed ex colleghi, campioni del passato e del presente, Cesare Prandelli, Giancarlo Desisti, le famiglie Borgonovo, Scirea e Galdiolo, Leonardo Pieraccioni, certamente Marco Masini, Paolo Vallesi, Andrea Pazzagli ex portiere e cantautore, i campioni del mondo dell’82 e quelli che furono “meglio secondi che ladri” e molti altri. Intanto, ieri alla presentazione della manifestazione Antonio aveva accanto Luciano “Cavallo pazzo” Chiarugi, che ha detto che la giornata si spera possa segnare un momento più rilassato fra squadra e tifosi, Giuliano Sarti, che ha detto di essere l’ultimo superstite di quel fantastico scudetto, Kurt Hamrin (o più correttamente in fiorentino Ambrin), “sono stato qui fra i due scudetti, peccato. Meno male che qualche soddisfazione me la sono presa col Milan”. C’era anche Adrian Mutu: “Quando sono arrivato qui mi dettero la maglia n°10 e mi chiesero se sapevo chi l’aveva indossata. Spero di restare qui e di onorare sempre questa maglia e questo numero”. Di camerieri non si è potuto parlare con Adrian, il pr viola, Ripa, non aveva piacere. Lo sapevate che Antognoni, da bambino era stato rapito dagli zingari? Noi no. Lo si scopre nelle prime pagine del libro edito da Polistampa e poi c’è tutto il resto!
Data recensione: 23/02/2011
Testata Giornalistica: L’Unità
Autore: Gianni Caverni