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Dalle celebri «novelle marinare» del Decameron, ai puntuali elenchi contenuti nel De Montibus, in cui monti, selve e fiumi sono disposti in ordine alfabetico per tipologia, o ancora, nel De Canaria, primo contributo alla scoperta di esplorazione oceanica

Dalle celebri «novelle marinare» del Decameron, ai puntuali elenchi contenuti nel De Montibus, in cui monti, selve e fiumi sono disposti in ordine alfabetico per tipologia, o ancora, nel De Canaria, primo contributo alla scoperta di esplorazione oceanica in cui lo scrittore presenta l’incontro tra gli Europei e gli indigeni delle Isole Fortunate, gran parte delle opere di Giovanni Boccaccio ci informa su un aspetto centrale della sua personalità letteraria: l’interesse per il mondo geografico e sociale. Interesse al quale contribuirono fattori storici e culturali propri della sua epoca, quali la ripresa dei commerci, le crociate e i pellegrinaggi in Terra Santa, lo sviluppo dei portolani e delle carte nautiche. Nel presente volume, promosso dall’Ente Nazionale Boccaccio e dalla Wake Forest University e curato da Roberta Morosini, sono raccolti contributi di storici e geografi interrogatisi sul fascino esercitato dai luoghi esotici sullo scrittore di Certaldo, sulla sua attenzione verso le scoperte contemporanee, sul tema dell’alterità e della rappresentazione dell’altro nella sua produzione, sull’immagine del «giardino» come luogo paradisiaco, topos predominante nell’opera di Boccaccio, evocativo di atmosfere e profumi provenienti da terre lontane. Nel Decameron, le avventure di uomini e donne, cristiani e Saraceni, in viaggio attraverso il Mediterraneo, verso porti e città d’Oriente e d’Occidente, rivelano la sua conoscenza approfondita di topografia e cartografia e il suo interesse per la toponomastica antica. Le descrizioni dei luoghi e dei paesaggi incontrati sono realistiche e accurate, lontane dalle narrazioni «fantastiche» usuali nella letteratura di viaggio dell’epoca. Respingendo decisamente l’esotico e il meraviglioso e privilegiando, quando possibile, l’esperienza diretta alle testimonianze altrui, Boccaccio trasforma lo spazio immaginario della letteratura medievale nello spazio conoscibile e misurabile di senso piú moderno. Il volume è corredato da un ricco repertorio di mappe e portolani.
Data recensione: 01/11/2010
Testata Giornalistica: MedioEvo
Autore: Stefania Sapuppo