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Nell’Italia dove intercettare è da tempo uno sport nazionale praticato con identico impegno da professionisti e dilettanti del grande orecchio, accade anche che tal Lugaresi conquisti il suo quarto d’ora di celebrità, come quello della ex coppia Ricucci

Nell’Italia dove intercettare è da tempo uno sport nazionale praticato con identico impegno da professionisti e dilettanti del grande orecchio, accade anche che tal Lugaresi conquisti il suo quarto d’ora di celebrità, come quello della ex coppia Ricucci – Falchi alle prese con le loro effusioni amorose via cellulare. Dunque il Lugaresi è un benzinaio di Cesenatico che si arrabbia inutilmente con una segreteria telefonica perché il suo self service non funziona e non vengono a ripararlo. Lui è un uomo tranquillo, un lavoratore che alla fine, stufo, perde la pazienza. E all’ennesima chiamata, sempre aperta dal solito ritornello (“Sono Lugaresi di Cesenatico”) si arrabbia e condisce le sue inutili proteste con qualche improperio perché il self service è sempre rotto, lui non può lavorare e in Italia non funziona quasi niente. In compenso le sue telefonate finiscono su Internet e succede di tutto. “Sono Lugaresi di Cesenatico” è trasmesso dalle radio, diventa uno stacchetto nelle discoteche e la gente fa la fila nella sua pompa di benzina per conoscerlo, qualcuno addirittura gli chiede l’autografo.
Il benzinaio romagnolo che scopre improvvisamente la popolarità è uno dei protagonisti tratteggiati in punta di penna da Giovanni Morandi nel suo “Italia contromano”, Mauro Pagliai Editore. Nato professionalmente a “La Nazione” dopo l’esordio nella redazione fiorentina de “L’Avvenire”, poi una lunga esperienza su mille fronti come inviato speciale dei tre quotidiani della Poligrafici Editoriale, Giovanni Morandi è ora direttore de “Il Giorno”, “Contromano” è il titolo della rubrica inserita nel suo blog, nel quale raccoglie i commenti che scrive per il giornale ma anche riflessioni di lunga data e gli spunti di un osservatore acuto, dotato di un disincantato scetticismo, capace di “fiutare”la notizia anche attraverso personaggi che potrebbero sembrare banali e che invece non lo sono mai. Laq sua galleria di italiani “contromano” è un affresco efficace, una sorta di “guida” per cercare di capire un popolo magari un po’ arruffone, a volte ricco di contraddizioni e non facile da interpretare, ma capace come pochi di slanci, di pulsioni umane e umorali e di sorprendente vitalità. Nonostante tutto e tutti, italiani compresi. Che Morandi racconta, vezzeggia, a volte prende in giro, ma alla fine assolve perché non sono solo loro i responsabili della “nuova Babilonia” nella quale ci divertiamo a vivere spericolatamente, appunto contromano.
Bene o male, siamo tutti Lugaresi, simbolo di un’Italietta magari un po’ trash ma che fatica, fa il suo dovere e un giorno sì e l’altro pure scopre che è difficile trovare qualcosa che funzioni. E a quel punto non resta che arrabbiarsi con una segreteria telefonica, che magari nessuno ascolterà.
Data recensione: 24/06/2010
Testata Giornalistica: QN - Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno
Autore: Pierandrea Vanni