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Da qualche anno nel mese di dicembre Villa Rucellai si trasforma in una prestigiosa galleria d’arte. Dopo le personali di Antonio Manzi e di Giorgio Butini quest’anno i saloni del pianterreno della Villa ospiteranno, dal 3 dicembre 2005 al 22 gennaio 2006

Da qualche anno nel mese di dicembre Villa Rucellai si trasforma in una prestigiosa galleria d’arte. Dopo le personali di Antonio Manzi e di Giorgio Butini quest’anno i saloni del pianterreno della Villa ospiteranno, dal 3 dicembre 2005 al 22 gennaio 2006 le opere del maestro Marcello Bertini con la mostra La scatola magica e il silenzio delle cose, curata da Giovanna Maria Carli. Una personale promossa dal Comune di Campi Bisenzio, che vanta il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività culturali, della Presidenza del Consiglio della Regione Toscana, della Soprintendenza ai Beni culturali e paesaggistici della Toscana, della Provincia di Firenze e dell’Assessorato alle relazioni internazionali del Comune di Firenze.
Si tratta di duecento opere realizzate con diverse tecniche: pastelli, disegni, tempere e oli, raffiguranti composizioni floreali, interni di studio, nature morte e paesaggi, di cui una settantina ispirati da scorci e monumenti di Campi Bisenzio, che accompagnano il visitatore nel percorso artistico di questo pittore, che fissa nei suoi quadri le emozioni delle tante tappe, a volte anche dolorose, della crescita personale, che scandiscono la vita di ogni uomo.
Marcello Bertini è nato a Porto di Mezzo, a Lastra a Signa e come sottolinea, parte probabilmente da lì il suo rapporto con il paesaggio toscano, il fiume, l’acqua, accompagnato dall’amore e dal rispetto per le opere d’arte trasmessogli da suo padre che lavorava alla Galleria degli Uffizi. E sono proprio la natura, i fiori, il simbolismo della forma e della composizione che troviamo nelle sue opere, uniti ad un uso molto personale del colore, che ricorre anche ad accostamenti insoliti, come i gialli e rossi, gli indaco e i violetti. “Nel mio lavoro, colore e disegno sono due valori complementari – ci ha detto -. In alcune opere il colore sembra svilire il segno, ma è solo il fenomeno ottico della visione, il mio voler trasmettere emozioni utilizzando solo la luce e il colore, partendo comunque sempre dalla rappresentazione delle forme e dello spazio. Certo il mio è un figurativo interpretato. Tutti i miei quadri, dai paesaggi alle composizioni floreali, sono parte di un mio percorso artistico e personale, e quindi filtrati da quelle che sono le emozioni ed i sentimenti di quel preciso momento della mia vita in cui li ho dipinti. E questo aspetto si ritrova soprattutto negli interni di studio che racchiudono tutto il mio mondo, un insieme di sentimenti in cui anche il mio lavoro è più libero”.
Nel presentare la monografia della mostra, edita dalla casa editrice Polistampa, Antonio Paolucci, Soprintendente ai Beni culturali e paesaggistici della Toscana, ha scritto “Guardate i paesaggi e le nature morte di Bertini e vi accorgerete che quei colori e quelle immagini sono il luminoso affioramento, la splendida emersione di un universo spirituale nel quale il Vero visibile si riflette come uno specchio. Vedere con occhi limpidi, cuore caldo e mente serena e dividere con noi il privilegio della visione secondo poesia. Questo è il destino dell’arte, questo è il mestiere del pittore quando il pittore è, come Marcello Bertini, poeta del Vero”.
Il titolo dell’evento La scatola magica e il silenzio delle cose anticipa il tema che Marcello Bertini sviluppa nelle singole opere della mostra di Villa Rucellai, che sono tante sfaccettature della sua visione del mondo, passando dalla dolcezza dei paesaggi toscani alle prorompenti composizioni floreali fino ad arrivare agli squarci intimistici della sua camera-studio, dove anche le cose “parlano” attraverso la composizione formale e il colore. E soprattutto le vedute di studio mostrano i due piani di lettura delle opere, perché partendo dal suo quotidiano, fatto in questo caso di tavolozze, libri e tele, con la sensibilità dell’artista Marcello Bertini riesce a “far parlare” gli oggetti che lo circondano, che sempre nel loro “silenzio” racchiudono il vissuto di ogni uomo.
Proprio gli interni di studio di Marcello Bertini saranno i soggetti di un calendario promosso dalla Regione Toscana e dal Comune di Campi Bisenzio, edito da Masso delle Fate, che sarà presentato in una conferenza stampa a Palazzo Panciatichi, sede della Presidenza del Consiglio regionale.

La mostra La scatola magica ed il silenzio delle cose di Marcello Bertini verrà inaugurata sabato 3 dicembre alle ore 11.
All’iniziativa interverranno Riccardo Nencini, presidente del Consiglio della Regione Toscana, Antonio Paolucci, soprintendente ai Beni culturali e paesaggistici della Toscana, Fiorella Alunni, sindaco di Campi Bisenzio, Giovanna Maria Carli curatrice della mostra, Dino Carlesi e Ugo Fortini critici d’arte.
La monografia della mostra è edita da Polistampa, Firenze.
La mostra rimarrà aperta, fino al 22 gennaio 2006, nei giorni feriali dalle ore 15.30 alle 19.30, il sabato e i giorni festivi dalle ore 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30.
Marcello Bertini è nato a Porto di Mezzo, nel Comune di Lastra a Signa nel 1946 e dopo avere conseguito il diploma di perito industriale, ha deciso di seguire la sua vera vocazione iscrivendosi al corso di pittura della Scuola d’Arte Fiorentina. A partire dagli anni Settanta si è affermato con una sua precisa scelta stilistica con esposizioni personali sia in Italia che all’estero.
Marcello Bertini - La scatola magica e il silenzio delle cose
Firenze
VILLA RUCELLAI
Via Bernardo Rucellai 3 (50123) +39 0558979502 (info)
Si tratta di duecento opere realizzate con diverse tecniche: pastelli, disegni, tempere e oli, raffiguranti composizioni floreali, interni di studio, nature morte e paesaggi
orario: feriale 15.30-19.30, sabato e festivi 10.00-13.00/ 15.30-19.30 – chiuso il 25 dicembre (possono variare, verificare sempre via telefono)
vernissage: 3 dicembre 2005. ore 11
editore: POLISTAMPA
curatori: Giovanna M. Carli
autori: Marcello Bertini
patrocini: del Ministero per i Beni e le attività culturali, della Presidenza del Consiglio della Regione Toscana, della Soprintendenza ai Beni culturali e paesaggistici della Toscana, della Provincia di Firenze e dell’Assessorato alle relazioni internazionali del Comune di Firenze
genere: arte contemporanea, personale
Data recensione: 05/12/2005
Testata Giornalistica: exibart.com
Autore: ––