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Torna con un nuovo romanzo Dianora Tinti, la scrittrice grossetana di nascita, ma profondamente legata al Salento, che ritrova nella più profonda “atmosfera del sud” una nuova storia d’amore. Nel 2007 aveva esordito

Torna con un nuovo romanzo Dianora Tinti, la scrittrice grossetana di nascita, ma profondamente legata al Salento, che ritrova nella più profonda “atmosfera del sud” una nuova storia d’amore. Nel 2007 aveva esordito con “Il pizzo dell’aspide”, giunto ormai alla undicesima ristampa, scegliendo come sfondo alle vicende dei due protagonisti, Antonio e Francesca, la costa ionica neretina di Santa Maria al Bagno. Nel suo nuovo lavoro pubblicato nella collana “Pop Heart” da Mauro Pagliai Editore la scrittrice grossetana si spinge ancora più a sud, alla ricerca di una latitudine, ancora una volta, più interiore che geografica. La storia di Egle, giornalista in carriera nella Capitale, inizia proprio con un viaggio: la sua destinazione, anche se lo capirà pian piano, è in realtà un ritorno a lungo colpevolmente ritardato e soprattutto una rinascita…Ancora una volta Dianora Tinti sceglie un avamposto solitario sul mare, apparentemente insignificante, come “luogo dell’anima” per i protagonisti del romanzo. Questa volta “il giro di boa” nelle loro esistenze avverrà a Marèttimo, sperduta isola delle Egadi a largo di Trapani che coincide con l’esatto centro del Mediterraneo. Un posto di selvaggia bellezza dove la natura sembra rimasta incontaminata, come le memorie dei suoi abitanti… La scrittura di Dianora, sempre sensibile alle sfumature dell’animo, riesce anche ne “Il Giardino delle esperidi” a fondersi alla perfezione con la psicologia dei personaggi, legge con nitidezza i timori di una giovane donna che sente il peso delle sue scelte ma che alla fine trova il coraggio di varcare la soglia e lasciarsi alle spalle una “vita perfetta” che in realtà è ben lontana dall’esserlo. “Racconto una donna simile a me… pensando ai miei 35-40 anni, un momento di svolta, di ripensamento e di bilancio per tante donne” ha detto Dianora Tinti parlando del suo ultimo lavoro. E non è un caso, allora, se al termine del romanzo lo splendido giardino di agrumi di “Villa Esperidi” rifiorisce e con esso anche Egle, felice a 40 anni e finalmente padrona del proprio destino.
Data recensione: 11/09/2009
Testata Giornalistica: Il Quotidiano di Lecce
Autore: Maria Grazia Maci