chiudi

È il profumo delle zagare ad accogliere il lettore de “Il Giardino delle esperidi”, il secondo romanzo di Dianora Tinti. Dopo il successo dell’appassionante storia d’amore narrata ne “Il pizzo dell’aspide”, giunto alla decima

È il profumo delle zagare ad accogliere il lettore de “Il Giardino delle esperidi”, il secondo romanzo di Dianora Tinti. Dopo il successo dell’appassionante storia d’amore narrata ne “Il pizzo dell’aspide”, giunto alla decima ristampa, la scrittrice questa volta ci narra la storia di Egle unica discendente di un prestigioso casato di baroni siciliani. Un percorso che si snoda nella piccola e incantevole isola di Marèttimo, alla ricerca di indizi che svelino fatti nascosti della famiglia. Per pubblicare questo romanzo la casa editrice Mauro Pagliai Editore ha creato una apposita collana dal nome Pop Heart. È un romanzo di fantasia, anche se inevitabili sono i riferimenti personali. Un alone onirico avvolge la narrazione, a partire già dal titolo, dove si scorge una similitudine tra il Giardino mitologico dove vivevano le figlie del Dio Atlante e la Conca d’Oro, la pianura coltivata ad aranceti nella provincia di Palermo. “Scrivo di sentimenti e la più grande soddisfazione è quella di trasmettere e suscitare emozioni nei lettori, toccare le corde dei loro cuori. Questo vuol dire fare centro… È una bellissima sensazione essere letti, sentire le impressioni della gente, ricevere e.mail di persone che mi parlano delle loro storie personali. Già, perché scrivere vuol dire anche mettersi a nudo, ma questa mia disponibilità data agli altri torna nella loro compartecipazione, nella loro voglia di raccontarsi”. Laureata in Scienze economiche, Dianora Tinti lavora nella pubblica amministrazione, ma da tempo coltiva la passione per la scrittura. «L’ho sempre trovato il miglior modo per comunicare, per esprimermi».
Data recensione: 28/07/2009
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Irene Blundo