chiudi

Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini ha fatto parlare molto di sé anche come scrittore grazie per l’enorme successo del suo Oriana Fallaci. Morirò in piedi, il libro in cui raccoglie

Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini ha fatto parlare molto di sé anche come scrittore grazie per l’enorme successo del suo Oriana Fallaci. Morirò in piedi, il libro in cui raccoglie le ultime confidenze fattegli dalla scrittrice poco prima della morte. Nencini torna a scrivere. Dal 1° luglio sarà in vendita in tutti i negozi Unicoop Firenze il suo nuovo romanzo storico L’imperfetto assoluto.
Dal ritrovamento di un prezioso manoscritto avvenuto durante l’alluvione di Firenze parte l’appassionante racconto della vicenda di Ciampolo di Messer Guido Franzesi, detto Musciatto, mercante fiorentino del XIII secolo. Di umili origini, Musciatto riesce ad accumulare grandi ricchezze, soprattutto in Francia, dove diviene consigliere del re Filippo il Bello.
Nel 1301 giunge in Italia a seguito di Carlo di Valois, invitato a Firenze da papa Bonifacio VIII per dirimere i contrasti fra guelfi bianchi e neri. Dante, priore di Firenze e guelfo bianco da sempre celebrato come poeta, è qui seguito nei tre anni (1302-1304) trascorsi da esule, soldato e ambasciatore. Anni drammatici che l’Alighieri affronta con passione e che segneranno in modo indelebile il suo futuro di uomo e di letterato.
Finalmente con Nencini il Sommo Poeta ha un volto umano, distrutto dalla condanna all’esilio per meri giochi di potere e impegnato nel cercare un’alleanza guelfo-ghibellina per rovesciare la Signoria nera. Non è certo che Musciatto e Dante si siano mai incontrati né lo si può escludere. Le loro vite e i loro destini, invece, si sono spesso sfiorati. La sorella del mercante fiorentino andò in sposa a Simone de’ Bardi che, in prime nozze, si era unito alla Beatrice cantata dal poeta. Capo dello schieramento guelfo, Musciatto combatterà a lungo contro l’alleanza bianco-ghibellina nata a San Godenzo nel giugno 1302 alla presenza dell’Alighieri.
«Entrambi rappresentano “l’imperfetto assoluto” – afferma Nencini –, ciascuno per le passioni nelle quali eccelse, ambedue inarrivabili nelle arti che portarono nel cuore».
Il testo contiene alcuni sonetti scritti da Federico Berlincioni, giovane poeta fiorentino apprezzato da Mario Luzi per il suo talento. Tra i tanti personaggi che animano il romanzo storico solo uno, Telda, nasce dalla fantasia dell’autore. Le vite dei protagonisti e delle figure minori intessute nella trama del romanzo - da Grifo a Tolosato, dal Valois a Bonifacio VIII fino a Tano da Castello e al giovane Lancillotto - sono state ricostruite attraverso documenti d’archivio, biografie, opere storiche e letterarie. Il risultato è una cronaca storica dettagliatissima dalla fine del 1200 al 1304, raccontata con la precisione dello storico e con il talento a noi già noto di un romanziere d’avventura.
Data recensione: 01/07/2009
Testata Giornalistica: Informatore
Autore: ––