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“È il libro di un uomo che avrebbe voluto e potuto essere anche storico, scrittore e magari anche un po’ bandito: e che in un modo o nell’altro è riuscito ad essere anche tutte queste cose. (...) Questo libro parla di molti per i quali la guerra è stata s

“È il libro di un uomo che avrebbe voluto e potuto essere anche storico, scrittore e magari anche un po’ bandito: e che in un modo o nell’altro è riuscito ad essere anche tutte queste cose. (...) Questo libro parla di molti per i quali la guerra è stata solo morte e di altri per i quali è stata invece grasso, ricco affare. Parla di fortune e di sfortune, di eccidi e di vendette, di trame e di colpi di scena. (...) Una Firenze livida di potere e ferita dalla guerra civile. Eppure affascinante e superba. Una storia vera. Un affresco storico sorprendente”. Così lo storico fiorentino Franco Cardini introduce alla lettura dell’ultima fatica del presidente del consiglio regionale Riccardo Nencini, “L’imperfetto assoluto” (Mauro Pagliai editore, pp. 448, € 19, 00), che ci regala un tuffo nella Firenze del 1300. Un romanzo storico, una cronaca accurata raccontata con precisione e gusto narrativo. Il protagonista è Musciatto, garzone in una banca e poi mercante e banchiere tra i più grandi, il quale comparve in una novella del Decameron prima di essere vituperato e sepolto dai guelfi neri vincitori. Il libro trova spunto da un manoscritto ritrovato durante l’alluvione di Firenze nel 1966 che riporta in luce Musciatto assieme alle tante malefatte di cui si era reso protagonista tra Parigi e Firenze. Oltre ad un’estesa prefazione di Cardini, il volume contiene alcuni sonetti di Federcio Berlincioni. 
Data recensione: 01/08/2009
Testata Giornalistica: Il Reporter
Autore: Ciro Becchimanzi