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I politici e i giornalisti di oggi lo sanno fin troppo bene che per creare consenso è molto più importante saper comunicare, o meglio, piegare i fatti alle interpretazioni, perfino inventarli o occultarli, quando serve, piuttosto

I politici e i giornalisti di oggi lo sanno fin troppo bene che per creare consenso è molto più importante saper comunicare, o meglio, piegare i fatti alle interpretazioni, perfino inventarli o occultarli, quando serve, piuttosto che dimostrarne la veridicità. Del resto non è cosa odierna, la storia ce lo insegna, come dimostra un nuovo volume, da oggi nelle librerie. Napoleone in sala stampa, saggio edito da Mauro Pagliai e che porta la firma di un giornalista e regista RAI, Gabriele Parenti, autore di programmi radio ed attuale coordinatore dei programmi culturali della sede RAI di Firenze. Con un linguaggio semplice, efficace, accessibile a tutti e uno stile fresco e piacevole, spesso ironico, Parenti tira un po’ la coperta alla storia, ovvero analizzando le tecniche di comunicazione legate a grandi personaggi ed eventi del palcoscenico internazionale, svela inganni su cui sono stati costruiti progetti ambiziosi o piegati i consensi popolari, spiega le dinamiche che hanno portato alcune figure leggendarie, realmente vissute o meno, alla ribalta della propria epoca, sgattaiolando dietro le quinte dell’ufficialità dei documenti e delle carte coeve e della letteratura che i vincitori hanno lasciato, a volte imposto ai posteri. Da Giulio Cesare al medioevo delle crociate, passando per il Rinascimento, gli intrighi medicei, fino a Napoleone, poi ancora Kennedy e Che Guevara, il nostro novello Virgilio ci guida non tanto in un percorso storico e storiografico, questo lo lascia agli accademici, quanto piuttosto in un grande ufficio stampa, dove si compongono ad arte notizie, si modellano eventi realmente accaduti, tarandoli e pesandoli, conferendo autorevolezza, anzi indispensabilità a scelte non sempre inevitabili. Una cavalcata affascinante, ricca di sorprese, che può a volte lasciare interdetti. L’illusione dellecolonie italiane, con il mito di Tripoli, montato da stampa e governo, il dramma di Hiroshima e Nagasaki, ma anche una femme fatale come Mata Hari finiscono sotto la lente di questo accattivante volume di 170 pagine. Prezzo 10 euro.
Data recensione: 16/03/2009
Testata Giornalistica: Il Nuovo Corriere
Autore: Marco Predieri