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Dicevamo che la Toscana non è un grande mercato per i libri e anche i nostri editori ne risentono. La maggior parte sono piccole case editrici e anche le medie non se la passano benissimo.

Dicevamo che la Toscana non è un grande mercato per i libri e anche i nostri editori ne risentono. La maggior parte sono piccole case editrici e anche le medie non se la passano benissimo. Per questo da qualche anno l’Unicoop Firenze ha dato ospitalità, in 14 grandi punti vendita, ad uno scaffale “toscano”, gestito in collaborazione con gli editori della nostra regione, coordinati da Polistampa. “Toscana da leggere”, così si chiama lo spazio, è una vetrina della nostra editoria e c’è di tutto: dai ricettari ai romanzi, dalle guide ai gialli, dalla storia locale alla saggistica. Nel corso del 2008 sono stati venduti oltre 16.000 libri, per un valore del venduto di 131.000 euro: tutte vendite in più per gli editori toscani. C’è da puntualizzare che il 2008 non è stato un grande anno per la vendita di questi libri. Rispetto al 2007 si registra un 20% in meno in volumi venduti, con netta prevalenza per quelli meno costosi. Infatti, il più venduto nell’anno scorso è stato il “librino” di Riccardo Nencini – presidente del consiglio regionale della Toscana – che con lo sconto costa 5 euro: Oriana Fallaci: morirò in piedi. Racconta, con passione e partecipazione, gli ultimi giorni passati a Firenze della grande scrittrice, insomma ha avuto tutte le caratteristiche per essere un successo: duemila copie solo alla Coop, il doppio del secondo classificato.
In termini di vendite particolarmente azzeccati i libri di ricette di due case editrici, la Vallecchi e la Pacini Fazzi. Piccoli, a basso costo, con titoli azzeccati, monotematici, hanno venduto centinaia di copie e si sono piazzati, mese dopo mese, sempre ai primissimi posti della nostra classifica. I più venduti dell’anno: Dolci della Toscana, Zuppe della Toscana, Cento volte polpo. Bene anche i libri su Firenze (del resto lo dice anche “Il sole 24 ore” che sono i fiorentini i più spendaccioni in libri!): Firenze istruzioni per l’uso, Firenze segreta, A Firenze si parla così. E poi quelli sulla Toscana: Toscana magica, Identità toscana, L’altra Toscana.
Bene anche le testimonianze e i racconti: Antartide, il viaggio “sentimentale” di Tito Barbini ai confini del mondo; Sulle rotte di “Berlinguer ti voglio bene”, una rivisitazione dei luoghi del celebre film di Roberto Benigni trenta anni dopo; Io, il pinocchio di Comencini di Andrea Balestri. Per finire questa rassegna occorre citare due romanzi, gli unici due che hanno venduto qualche centinaio di copie: Chiamami ancora amore di Luca Nannipieri e il giallo Sabbia in bocca di Giacomo Aloigi. In definitiva, la narrativa – romanzi e racconti – non brilla nello scaffale “Toscana da leggere”, nonostante le speranze dei tanti nuovi autori che si sono cimentati in questo genere di libri.
Data recensione: 02/02/2009
Testata Giornalistica: Informatore
Autore: ––