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Che tipo di attore può diventare un giovane uomo che il padre, tuttofare in una modesta compagnia teatrale di giro, ha chiamato Other, Altro? Un attore altro. Inespressivo, totalmente inespressivo. Ma che, proprio per

Che tipo di attore può diventare un giovane uomo che il padre, tuttofare in una modesta compagnia teatrale di giro, ha chiamato Other, Altro? Un attore altro. Inespressivo, totalmente inespressivo. Ma che, proprio per questo suo essere senza qualità, avrà un enorme successo nei panni dell’ispettore Quapur in una interminabile e osannata serie televisiva.
Other Berlina ispettore Quapur è il protagonista del libro “Per amore o per finta” di Giuliano Parenti (Mauro Pagliai editore, 12 euro). La storia si sviluppa in due parti alternate: un monologo di Other che di colpo si trova a rivedere tutta la sua vita e a interrogarsi su di essa (non sveleremo per quale motivo) e il romanzo vero e proprio.
Quapur non solo non recita, ma attraversa anche la vita “con la stessa faccia che ho appena sveglio la mattina”. Con quella stessa faccia passa di successo in successo, si sposa, ha due figlie, perde la testa per Mary Effy, top manager in una grossa società di profumi, donna misteriosa e camaleontica. Se virtuali sono le storie di Quapur che l’abile regista della serie televisiva Coltellas costruisce per dare al pubblico esattamente quello che si aspetta, altrettanto virtuale si rivelerà la relazione con Mary Effy. Ma Other Berlina-Quapur ha qualcuno che riesce a tenerlo con i piedi per terra: le figlie e la moglie, donna paziente e accogliente che non potrà non soddisfare l’immaginario maschile.
Il libro di Giuliano Parenti, uomo di teatro e di lettere, con diverse pubblicazioni alle spalle tra cui “Uliess lettore di immondizie” pubblicato da Jaca Book, è lettura assolutamente piacevole, pieno di leggera ironia e di altrettanto leggera saggezza sulla vita, quella vera e quella virtuale.
Data recensione: 24/06/2009
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: Francesca Caminoli