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A cento anni da allora, Firenze gli dedica un “anno fattoriano” di mostre e convegno, il cui programma è stato illustrato ieri presso l’Ente Cassa di Risparmio. Si apre il 4 marzo con la presentazione dell’edizione anastatica

Il naturalismo in Toscana al centro della prima rassegnaA cento anni da allora, Firenze gli dedica un “anno fattoriano” di mostre e convegno, il cui programma è stato illustrato ieri presso l’Ente Cassa di Risparmio. Si apre il 4 marzo con la presentazione dell’edizione anastatica, grazie alle nuove tecniche digitali, dello Zibaldone di Telemaco Signorini: un diario, curato da Silvio Balloni, editrice Sillabe, in cui il pittore raccolse i propri articoli di critica d’arte, illustrazioni grafiche tratte dai giornali del tempo, sue poesie e stornelli, tratti autobiografici e caricature. Il diario era stato acquistato dall’antiquario libraio Aldo Gonnelli, che nel 1963 ne aveva fatto dono alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, diretta oggi da Isabella Lapi Ballerini: l’originale sarà così esposto in Galleria, non lontano dalle grandi tele di Fattori, e tra queste la colossale “Battaglia di Magenta”. Le mostre sono tutte attraenti: dal 19 marzo al 22 giugno, a Villa Bardini ci sarà la mostra su “Fattori e il naturalismo in Toscana” curata da Francesca Dini: sono 40 opere en plein air, che mettono in chiaro anche lo speciale legame tra Fattori e i pittori delle generazioni successive, anche ispirati da lui come il Tommasi, Micheli, Gioli, Cannicci, Ferroni. L’Accademia ospiterà, dal 17 settembre al 15 novembre, “I luoghi di Fattori”: disegni, foto, oggetti, a cura di Giuliana Videtti, nelle aule dove il maestro aveva studiato, insegnava ed abitava, ambienti per la prima volta aperti ai visitatori. Cataloghi Polistampa. Con “L’altra faccia dell’anima-Ritratti di Giovanni Fattori”, ottobre 2008-gennaio 2009, curata da Carlo Sisi e Giuliano Matteucci alla Galleria d’arte moderna di Pitti, avremo circa 60 ritratti fattoriani. Il progetto è dell’Istituto Matteucci. Anche il Museo Alinari, dal 4 dicembre al 15 febbraio, ospita una mostra: “Macchie di luce”, sui macchiaioli e la fotografia, confronto tra scatti fotografici e rarissimi dipinti di Signorini, Borrani, Fattori. È curata da Monica Maffioli. Infine a novembre il convegno “Effetto luce”, esperti internazionali a confronto sulle tecniche di restauro e conservazione dei dipinti dell’Ottocento, presiede il Comitato scientifico Giorgio Bonsanti. L’intero progetto “Firenze per Fattori” è coordinato da Carlo Sisi. Si conviene che le mostre fiorentine sono una specie di contrappunto, di note a piè di pagina rispetto alla contemporanea iniziativa che si terrà in aprile a Livorno al Museo Civico di Villa Mimbelli intitolato a Fattori.
Data recensione: 16/02/2008
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: Milly Mostardini