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Come gli altri eventi di Firenze per Fattori (altre tre mostre e un convegno internazionale sul restauro tra autunno e inverno prossimi, secondo il programma ideato dallo storico dell’arte Carlo Sisi),

Firenze, 18 mar. - Come gli altri eventi di Firenze per Fattori (altre tre mostre e un convegno internazionale sul restauro tra autunno e inverno prossimi, secondo il programma ideato dallo storico dell’arte Carlo Sisi), Fattori e il Naturalismo in Toscana e’ promossa e prodotta dall’Ente Cassa di Risparmio con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale fiorentino e il patrocinio del Comune. La curatela e’ di Francesca Dini, nota studiosa dell’Ottocento toscano, che ha curato anche il catalogo edito da Polistampa. Undici sono i Fattori, sei i Francesco Gioli, tre i dipinti del fratello Luigi (pittore di cavalli all’epoca famoso in tutta Europa) e di Panerai, due ciascuno i Cannicci, Cecconi, Ferroni, altrettanti quelli di Angiolo e Adolfo Tommasi, uno i Micheli e i Sorbi. Opere messe a disposizione dalla collezione Ente Cassa di Risparmio e da numerosi collezionisti privati, oltre che dalla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti e dal Museo civico Villa Mimbelli di Livorno, che collaborano alle celebrazioni del centenario della morte di Fattori insieme a Firenze Musei, Fondazione Parchi Monumentale Bardini e Peyron, Accademia di Belle Arti, Museo Nazionale Alinari della Fotografia, Biblioteca Marucelliana, Centro europeo per il restauro di Siena. Per comodita’ di lettura la mostra e’ divisa in cinque sezioni (Pittura dei campi, Naturalismo ’cortese’, La Maremma, La veduta urbana e Un grande pittore di tutta la natura riservata alle tele di Fattori), che individuano i temi comuni e piu’ frequentati dagli undici artisti: rappresentano la Toscana delle piccole grandi cose, dell’umile vita di ogni giorno, delle terre vergini e bellissime, del lavoro anonimo, delle strade e delle piazze animate, degli idilli agresti, del selvaggio west maremmano. Attimi di esistenza colti nell’immediatezza del loro divenire, spesso amplificati nelle dimensioni a gloria imperitura, con forza visionaria impressionante e formidabili capacita’ tecniche. Scenografie di taglio cinematografico, fotogrammi spettacolari, memorie palpitanti di inconfondibile angolo di mondo. (AGI)
Data recensione: 18/03/2008
Testata Giornalistica: AGI
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