Tratta dalla prima antologia in lingua italiana ("Difesa dell’allegria", Polistampa 2000), questa poesia raccoglie alcuni dei temi più cari allo scrittore uruguayano Mario Benedetti: la
Poeticando
Tratta dalla prima antologia in lingua italiana ("Difesa dell’allegria", Polistampa 2000), questa poesia raccoglie alcuni dei temi più cari allo scrittore uruguayano Mario Benedetti: la nostalgia, la lontananza, i mali del nostro tempo. Benedetti è uno degli autori sudamericani più importanti del 900; per tutta la vita ha peregrinato tra Nuovo e Vecchio Mondo, un po’ per passione un po’ costretto dall’esilio, continuando a comunicare con i suoi libri, le sue poesie, i suoi saggi un forte impegno politico e sociale.
Bruciare le navi
Il giorno o la notte in cui finalmente arriveremo
dovremo bruciare le navi
ma prima avremo posto in esse
la nostra arroganza masochista
i nostri docili scrupoli
i nostri disprezzi per sottili che siano
la nostra capacità d’esser disprezzati
la nostra falsa modestia e la dolce omelia
dell’autocommiserazione
e non solo questo
ma ci saranno anche nelle navi che bruciano
ippopotami di wall steet
pinguini dell’onu
coccodrilli del vaticano
cigni di buckingham palace
pipistrelli del pardo
ed altri materiali infiammabili
il giorno o la notte in cui finalmente arriveremo
dovremo senz’altro bruciare le navi
così nessuno correrà il rischio né sarà tentato di tornare
è bene che si sappia sin d’ora
che non ci sarà possibilità di remare di notte
verso un’altra sponda che non sia la nostra
visto che sarà per sempre abolita
la libertà di preferire l’ingiusto
e solo per quest’aspetto
saremo più settari che dio padre
ciononostante nessuno potrà negare
che quel mondo arduamente sconfitto
ebbe delle volte segnali degni di menzione
per non dire notevoli
ci sarà ad ogni modo un museo di nostalgie
dove si mostrerà alle nuove generazioni
com’erano
parigi
il whisky
claudia cardinale
Data recensione: 31/10/2005
Testata Giornalistica: Volontari per lo sviluppo
Autore: Lorenza Fontana