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Si chiamano come noi, ma non siamo noi. Ve lo abbiamo annunciato qualche giorno fa. Si chiamano come noi, e forse lo spirito è lo stesso, da trincea, da ricerca di una tradizione prima che ottusa difesa di un Occidente che

Si chiamano come noi, ma non siamo noi. Ve lo abbiamo annunciato qualche giorno fa. Si chiamano come noi, e forse lo spirito è lo stesso, da trincea, da ricerca di una tradizione prima che ottusa difesa di un Occidente che c’è ma forse no, chissà. Nasce, per Mauro Pagliai editore (www.mauropagliai.it), una collana inventata per provocare. Si chiama “Le ragioni dell’Occidente” (ma noi non c’entriamo nulla): “Attraverso scritti polemici, romanzi, saggi e conversazioni, vuole fare luce sulla nostra più intima identità, l’identità occidentale, nata dalla democrazia greca e dal cristianesimo”, dice il claim di una collana “contro la moda” (evviva) e “che farà discutere” (speriamo). Detto che i veri radicali sono i donchisciotte che mettono perpetuamente in discussione ciò in cui credono, non come trottole ma con il piglio dei fustigatori, facciamo i migliori auguri all’impresa. In cui, per giunta, è implicato un nostro amico, Luca Nannipieri, sia come autore (Chiamami ancora amore è un ’reportage balcanico’ radicale, in forma di diario) che come collaboratore. Di pregio unico la sua scrittura, a bordate, quasi drammaturgica, di ceto viscerale. Ci piace tanto che ve ne offriamo un assaggio. Il secondo libro edito è il romanzo di Rodolfo Doni, Conversione. Definito come il romanzo in cui si esprime compiutamente l’ispirazione cristiana di Doni, è accompagnato da spunti critici dello stesso Nannipieri e di Ferdinando Castelli. Romanziere attento e importante (parecchi volumi sono editi dalle edizioni Ares), il suo lavoro culmina nel libro La doppia vita, edito da Mondadori (con una nota di Carlo Bo). In attesa, contributi di Sergio Givone (un’intervista anti-aborto) e di Vittorio Sgarbi.
Data recensione: 26/01/2008
Testata Giornalistica: La Voce di Romagna
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