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Di quei giorni mi ricorderò sempre

Desideri e lontananze in Cesare Pavese

Con un contributo di Giovanni Lovisetto

9,50 € 10,00
Qt

Più che interpretare l’opera di Pavese o ricostruirne il percorso, il saggio si concentra sulla rievocazione leggera e accennata delle immagini più frequenti e importanti della sua poetica, immagini che acquistano un valore paradigmatico e che rappresentano l’universalità della sofferenza di tutti noi che viviamo scissi tra l’essere e il dover essere, tra il desiderio e la rinuncia, tra i ricordi e le attese.
I sogni dell’adolescenza, gli amici di una vita, la figura del professore, il conforto della preghiera, l’orizzonte del mare, lo sguardo della luna, la voce della donna amata e il suono del suo nome, il sangue della guerra, la vita. Pavese è stato più coraggioso di noi e di tanti altri, ha chiarito a se stesso il nodo dell’esistenza: accadono fatti ed eventi, sussistono elementi originari che comprendono e determinano tutte le esperienze successive, ma la conoscenza e la consapevolezza del tutto è sempre successiva alla perdita e allo smarrimento dell’oggetto amato. L’inconoscibilità e l’irraggiungibilità dell’essere si traduce allora in un’eterna condanna: vivere di desideri e morire di lontananze.

Più che interpretare l’opera di Pavese o ricostruirne il percorso, il saggio si concentra sulla rievocazione leggera e accennata delle immagini più frequenti e importanti della sua poetica, immagini che acquistano un valore paradigmatico e che rappresentano l’universalità della sofferenza di tutti noi che viviamo scissi tra l’essere e il dover essere, tra il desiderio e la rinuncia, tra i ricordi e le attese.
I sogni dell’adolescenza, gli amici di una vita, la figura del professore, il conforto della preghiera, l’orizzonte del mare, lo sguardo della luna, la voce della donna amata e il suono del suo nome, il sangue della guerra, la vita. Pavese è stato più coraggioso di noi e di tanti altri, ha chiarito a se stesso il nodo dell’esistenza: accadono fatti ed eventi, sussistono elementi originari che comprendono e determinano tutte le esperienze successive, ma la conoscenza e la consapevolezza del tutto è sempre successiva alla perdita e allo smarrimento dell’oggetto amato. L’inconoscibilità e l’irraggiungibilità dell’essere si traduce allora in un’eterna condanna: vivere di desideri e morire di lontananze.

Mauro Pagliai, 2016

Pagine: 120

Caratteristiche: ill. b/n, br.

b/w ills, paperback

Formato: 14x21

ISBN: 978-88-564-0332-9

Collana:
Italianistica nel mondo, 10

Settore:

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