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Le iniziali di Stendhal

Primo Premio Nazionale «Accademia degli Oscuri» 2008

11,90 € 14,00
Qt

Il romanzo di Mara Veneziani afferma il diritto della memoria di costruire un suo spazio dilatato che trascenda l’inesorabile trascorrere del tempo, per cui viene inevitabilmente disgregata la consequenzialità di una narrazione che procede per continui salti temporali, per improvvisi abbinamenti cronologici di passato e presente. Da questo percorso necessariamente intricato, emerge una retrospettiva di spaccati di storia privata sul cui sfondo si muovono le vicende di tutto un secolo italiano, dalla Grande Guerra al Fascismo, dalla Liberazione alla ricostruzione, dal boom economico agli anni Novanta. È un libro che non ignora le tragedie e i drammi della storia, ma lo fa attraverso una narrazione sempre condotta con ritmo garbato ed elegante grazie a una prosa che ha molto del musicale anche per il recupero di forme espressive localizzate nello spazio e nel tempo che formano un vero e proprio lessico familiare. Il racconto procede per flussi di coscienza in cui discorso diretto e indiretto si fondono. Su tutti emerge il punto di vista del personaggio principale, la signora Ancarani, attorno alla quale ruotano tutte le vicende, e che rappresenta quella che è la vera protagonista del romanzo: la famiglia borghese del secolo appena trascorso, con le sue gite e villeggiature al mare, i balli e i veglioni, l’ostentata rispettabiltà, i rituali, le speranze, i sogni…

Dalla prefazione di Valerio Viviani

Il romanzo di Mara Veneziani afferma il diritto della memoria di costruire un suo spazio dilatato che trascenda l’inesorabile trascorrere del tempo, per cui viene inevitabilmente disgregata la consequenzialità di una narrazione che procede per continui salti temporali, per improvvisi abbinamenti cronologici di passato e presente. Da questo percorso necessariamente intricato, emerge una retrospettiva di spaccati di storia privata sul cui sfondo si muovono le vicende di tutto un secolo italiano, dalla Grande Guerra al Fascismo, dalla Liberazione alla ricostruzione, dal boom economico agli anni Novanta. È un libro che non ignora le tragedie e i drammi della storia, ma lo fa attraverso una narrazione sempre condotta con ritmo garbato ed elegante grazie a una prosa che ha molto del musicale anche per il recupero di forme espressive localizzate nello spazio e nel tempo che formano un vero e proprio lessico familiare. Il racconto procede per flussi di coscienza in cui discorso diretto e indiretto si fondono. Su tutti emerge il punto di vista del personaggio principale, la signora Ancarani, attorno alla quale ruotano tutte le vicende, e che rappresenta quella che è la vera protagonista del romanzo: la famiglia borghese del secolo appena trascorso, con le sue gite e villeggiature al mare, i balli e i veglioni, l’ostentata rispettabiltà, i rituali, le speranze, i sogni…

Dalla prefazione di Valerio Viviani

Mauro Pagliai, 2008

Pagine: 308

Caratteristiche: br.

br.

Formato: 11,5x21

ISBN: 978-88-564-0024-3

Collana:
Biblioteca del viaggiatore | Narrativa Italiana e Straniera, 4

Settore: