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Bertini dipinge Pascoli

Poesia, luce e colore nella Valle del Serchio

Testi in italiano e in inglese

34,00
Qt
È il catalogo della mostra allestita tra il 14 luglio e il 2 settembre 2007 a Barga (Lucca) presso il Museo Stanze della Memoria e a Castelvecchio Pascoli (Lucca) nelle sale della foresteria di Casa Pascoli. Sono riprodotti a colori i centocinquanta dipinti dedicati agli “scenari pascoliani” dall’artista fiorentino Marcello Bertini. Le opere sono accompagnate dalle poesie che le hanno ispirate e da schede critiche di Ugo Fortini.
Il paesaggio della Valle del Serchio, nei pressi di Lucca, si è rivelato fonte di benessere e ispirazione per molti artisti del passato. Celebre è il caso di Pascoli, che in vi trovò il proprio paese ideale e la cura al Gran Male che lo straziava. Il pittore Marcello Bertini si è calato nello spirito dell’illustre poeta ripercorrendone la vicenda umana, l’attaccamento sentimentale a un luogo, fino a ritrovare sulla tela le sensazioni di quiete e misura che Pascoli aveva tanto amato. Ne è emersa una comune radice poetica tra parola e immagine: lo stupore di fronte al silenzio in cui sono immerse le cose.
Ai testi introduttivi di Riccardo Nencini, Cristina Acidini, Stefano Baccelli, Guelfo Marcucci, seguono i contributi di Umberto Sereni (Efficacia e vitalità del “filtro” pascoliano), Giovanni Faccenda (La natura, paradiso dell’anima), Giovanna Maria Carli (Intense evocazioni, trepidanti atmosfere), Nicola Nuti (Segno poetico e parola dipinta). In appendice una corposa antologia critica e una scheda biobibliografica.
The landscape of Valle del Serchio, in the vicinity of Lucca, has revealed itself as a source of well-being and inspiration for many past artists. A good example is that of Pascoli, who found there both an idyllic landscape and a cure for the Great Sickness that plagued him. The painter MarceIlo Bertini was inspired by the spirit of the illustrious poet, rediscovering their human similarity in the sentimental attachment to a place, finally discovering on canvas the quiet and peace that Pascoli loved so dearly. What emerged was a common poetic origin between words and images: wonder and awe in the face of the silence that surrounds all things.
This volume begins with introductions by Riccardo Nencini, Cristina Acidini, Stefano Baccelli, and Guelfo Marcucci, followed by contributions from Umberto Sereni (Efficacia e vitalità del “filtro” pascoliano/Efficacy and Vitality of the Pascolian "Filter"), Giovanni Faccenda (La natura, paradiso dell’anima/Nature, Paradise of the Soul), and Giovanna Maria Carli (Intense evocazioni, trepidanti atmosfere/Intense Symbolism, Troubled Environment), Nicola Nuti (Segno poetico e parola dipinta/Poetic Symbolism and Painted Words). The appendix contains a critical anthology and a bibliography.

Mauro Pagliai, 2007

A cura di:

Pagine: 176

Caratteristiche: ill. col., cart.

col ills, hardcover

Formato: 24x31

ISBN: 978-88-596-0242-2

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