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Cucina del cuore della Toscana

Con uno sguardo a quella degli antenati. Curiosità, tradizioni e oltre 300 ricette

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Un grande realizzatore di banchetti e il suo braccio destro, nonché moglie, raccontano in questo libro tutta la tradizione culinaria toscana: come le nostre ricette siano nate, quali origini abbiano avuto i loro nomi, come si siano sviluppate nei secoli e quali aneddoti e curiosità vi siano legati.
“Di libri di cucina – spiegano Mauro Montanelli e Licia Lari – ce ne sono tanti ed un altro potrebbe essere inutile” ma in questo, che non vuol essere un libro di ricette o, perlomeno, non solo, sono ricostruiti davvero tutti i modi e i fatti divertenti avvenuti nella Toscana antica intorno al mangiare, permettendo di conoscere anche le personalità di quelli che mangiavano e, con loro, le stesse civiltà del passato. Non un libro sulla storia del cibo quindi, ma piuttosto “sulle storie del cibo”.
Dopo aver ripercorso il modo di cucinare e di stare a tavola – naturalmente anche attraverso le ricette – dei primi abitanti dell’Etruria, della Toscana romana, medievale e rinascimentale, gli autori dedicano un’ampia sezione alla tradizione e alla cucina delle nostre nonne, dal brodo “del parto” alla minestra di centopelle, dalla lepre in dolcefforte alla trippa castellana, dalle ciliegie cotte nel vino ai cavallucci e ai berriquocoli.
Arricchito e reso agevole da indici analitici e per epoca, il libro si avvale di un apparato di illustrazioni tratte da ricettari antichi e raccoglie, in tutto, oltre 300 ricette, rievocando in modo esaustivo la tradizione gastronomica toscana.

Un grande realizzatore di banchetti e il suo braccio destro, nonché moglie, raccontano in questo libro tutta la tradizione culinaria toscana: come le nostre ricette siano nate, quali origini abbiano avuto i loro nomi, come si siano sviluppate nei secoli e quali aneddoti e curiosità vi siano legati.
“Di libri di cucina – spiegano Mauro Montanelli e Licia Lari – ce ne sono tanti ed un altro potrebbe essere inutile” ma in questo, che non vuol essere un libro di ricette o, perlomeno, non solo, sono ricostruiti davvero tutti i modi e i fatti divertenti avvenuti nella Toscana antica intorno al mangiare, permettendo di conoscere anche le personalità di quelli che mangiavano e, con loro, le stesse civiltà del passato. Non un libro sulla storia del cibo quindi, ma piuttosto “sulle storie del cibo”.
Dopo aver ripercorso il modo di cucinare e di stare a tavola – naturalmente anche attraverso le ricette – dei primi abitanti dell’Etruria, della Toscana romana, medievale e rinascimentale, gli autori dedicano un’ampia sezione alla tradizione e alla cucina delle nostre nonne, dal brodo “del parto” alla minestra di centopelle, dalla lepre in dolcefforte alla trippa castellana, dalle ciliegie cotte nel vino ai cavallucci e ai berriquocoli.
Arricchito e reso agevole da indici analitici e per epoca, il libro si avvale di un apparato di illustrazioni tratte da ricettari antichi e raccoglie, in tutto, oltre 300 ricette, rievocando in modo esaustivo la tradizione gastronomica toscana.

Polistampa, 2005

Pagine: 280

Caratteristiche: ill. b/n, cart.

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Formato: 17x24

ISBN: 978-88-8304-994-1

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