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Luis Antonio de Villena

Luis Antonio de Villena

Nato a Madrid nel 1951, è tra le voci più rilevanti dell’odierna poesia spagnola. Numerosi i riconoscimenti ottenuti, tra i quali il “Premio della Critica” del 1981 per il libro Huir del Invierno. La presente antologia ha il compito di ripercorrerne le principali tappe della traiettoria poetica; dagli esordi precoci del 1971 con Sublime solarium, fino al recente Las herejías privadas (2001), testo sul lato intimo e oscuro dell’infanzia. Gli anni Settanta sono segnati dalla pubblicazione di altre due importanti opere, fondamentali per comprendere l’evoluzione che Luis Antonio de Villena stava compiendo. El viaje a Bizancio (1976), dove i versi del poeta passano dalla bellezza delle cose a quella delle persone, con uno stile ogni volta sempre più ricco ed espressivo. E successivamente Hymnica (1979) che raccoglie le poesie scritte dal 1974 al 1978. La decade seguente, oltre al citato Huir del invierno (1981), vede la pubblicazione di La muerte únicamente (1984), importante passo nella letteratura poetica spagnola che apre il varco alla seguente produzione villeniana segnata dai libri Como a lugar extraño (1990). Marginados (1993), Asuntos de delirio (1996), Celebración del libertino (1998) e Las herejías privadas (2001). Luis Antonio de Villena è inoltre attivo narratore di successo, e ottimo e fine traduttore. Dall’italiano ha offerto versioni precise dei sonetti michelangioleschi, oltre a versi dall’Aretino, da Sandro Penna e da Pier Paolo Pasolini; dall’inglese celebri le sue traduzioni da Oscar Wilde, e dal francese quelle di Joachim du Bellay. Per la narrativa si possono ricordare Amor Pasión (1983), Chicos (1989), El burdel de Lord Byron (1995). Numerosi i premi ricevuti, tra gli altri si segnalano il “Premio Azorín”, e il “Premio La sonrisa vertical”.
Nato a Madrid nel 1951, è tra le voci più rilevanti dell’odierna poesia spagnola. Numerosi i riconoscimenti ottenuti, tra i quali il “Premio della Critica” del 1981 per il libro Huir del Invierno. La presente antologia ha il compito di ripercorrerne le principali tappe della traiettoria poetica; dagli esordi precoci del 1971 con Sublime solarium, fino al recente Las herejías privadas (2001), testo sul lato intimo e oscuro dell’infanzia. Gli anni Settanta sono segnati dalla pubblicazione di altre due importanti opere, fondamentali per comprendere l’evoluzione che Luis Antonio de Villena stava compiendo. El viaje a Bizancio (1976), dove i versi del poeta passano dalla bellezza delle cose a quella delle persone, con uno stile ogni volta sempre più ricco ed espressivo. E successivamente Hymnica (1979) che raccoglie le poesie scritte dal 1974 al 1978. La decade seguente, oltre al citato Huir del invierno (1981), vede la pubblicazione di La muerte únicamente (1984), importante passo nella letteratura poetica spagnola che apre il varco alla seguente produzione villeniana segnata dai libri Como a lugar extraño (1990). Marginados (1993), Asuntos de delirio (1996), Celebración del libertino (1998) e Las herejías privadas (2001). Luis Antonio de Villena è inoltre attivo narratore di successo, e ottimo e fine traduttore. Dall’italiano ha offerto versioni precise dei sonetti michelangioleschi, oltre a versi dall’Aretino, da Sandro Penna e da Pier Paolo Pasolini; dall’inglese celebri le sue traduzioni da Oscar Wilde, e dal francese quelle di Joachim du Bellay. Per la narrativa si possono ricordare Amor Pasión (1983), Chicos (1989), El burdel de Lord Byron (1995). Numerosi i premi ricevuti, tra gli altri si segnalano il “Premio Azorín”, e il “Premio La sonrisa vertical”.

Libri scritti da Luis Antonio de Villena