Primo Conti nasce a Firenze il 16 ottobre 1900. Intorno agli otto anni che inizia a interessarsi di pittura, e già all’età di
11 un suo autoritratto riscuote un notevole successo tra i critici. Nel
1913 compone l’opera musicale Romanza per violino e pianoforte e ha un primo
incontro con i futuristi fiorentini, dal quale scaturisce in lui un
interessamento verso lo stile del movimento, che cresce finché nel 1917,
incontrando Giacomo Balla a Roma e Filippo Tommaso Marinetti a Napoli, decide
di aderire al Movimento Futurista. Al Futurismo darà il suo contributo
fondamentale con i dipinti e i disegni eseguiti tra il 1917 e il 1919, anno in
cui il suo stile si evolve verso una visione metafisica.
Nel 1930 sposa
Munda Cripps, dalla quale ha due figlie; in questi anni le sue opere traggono
ispirazione dalla vita familiare: Bambina e farfalla, Bambina con
coniglio di gomma, Ritratto della
moglie, Frutta
dall’alto, Nudino. Dal 1935
al 1939 collabora al Maggio Musicale Fiorentino con scenografie, bozzetti e
costumi. Nel 1941 diviene titolare della cattedra di pittura dell’Accademia di
Belle Arti di Firenze. Tra il 1948 e il 1963, subendo una vocazione mistica,
entra a far parte dell’Ordine Francescano. Nel 1983 pubblica la sua biografia
dal titolo La gola del merlo. Muore a Fiesole il 12 novembre 1988.
Primo Conti nasce a Firenze il 16 ottobre 1900. Intorno agli otto anni che inizia a interessarsi di pittura, e già all’età di
11 un suo autoritratto riscuote un notevole successo tra i critici. Nel
1913 compone l’opera musicale Romanza per violino e pianoforte e ha un primo
incontro con i futuristi fiorentini, dal quale scaturisce in lui un
interessamento verso lo stile del movimento, che cresce finché nel 1917,
incontrando Giacomo Balla a Roma e Filippo Tommaso Marinetti a Napoli, decide
di aderire al Movimento Futurista. Al Futurismo darà il suo contributo
fondamentale con i dipinti e i disegni eseguiti tra il 1917 e il 1919, anno in
cui il suo stile si evolve verso una visione metafisica.
Nel 1930 sposa
Munda Cripps, dalla quale ha due figlie; in questi anni le sue opere traggono
ispirazione dalla vita familiare: Bambina e farfalla, Bambina con
coniglio di gomma, Ritratto della
moglie, Frutta
dall’alto, Nudino. Dal 1935
al 1939 collabora al Maggio Musicale Fiorentino con scenografie, bozzetti e
costumi. Nel 1941 diviene titolare della cattedra di pittura dell’Accademia di
Belle Arti di Firenze. Tra il 1948 e il 1963, subendo una vocazione mistica,
entra a far parte dell’Ordine Francescano. Nel 1983 pubblica la sua biografia
dal titolo La gola del merlo. Muore a Fiesole il 12 novembre 1988.