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Francesco Inverni

Francesco Inverni

Nasce a Poggio a Caiano (Firenze) nel 1935 ed è uno dei più interessanti esponenti dell’arte toscana, nonché instancabile operatore culturale. A partire dagli anni ’70 partecipa attivamente alla vita dello spazio culturale “Saletta Ambra” insieme a Renato Cantinelli e Giancarlo Landi, il quale l’ha fondata nel 1967. Nel suo percorso artistico è determinante il primo incontro con Ardengo Soffici avvenuto a Poggio a Caiano in una calda estate del 1953, che lo determina ulteriormente a proseguire gli studi – «la sua critica fu incoraggiante, a tal punto che decisi di frequentare l’Accademia di Belle Arti», scrisse. Nel 1958 e nel 1959 si aggiudica il Premio nazionale “Primavera”. Dai primi anni Sessanta fino alla fine degli anni Ottanta espone con personali in Cile, Francia e nelle maggiori gallerie italiane riscuotendo successi di critica e di pubblico. Negli ultimi anni espone in Cile, a Messina e nella primavera del 1991 era prevista una mostra antologica a Ferrara a Palazzo dei Diamanti. Muore il 12 febbraio 1991 nel comune di Poggio a Caiano,che gli dedicherà la Biblioteca comunale.

Nasce a Poggio a Caiano (Firenze) nel 1935 ed è uno dei più interessanti esponenti dell’arte toscana, nonché instancabile operatore culturale. A partire dagli anni ’70 partecipa attivamente alla vita dello spazio culturale “Saletta Ambra” insieme a Renato Cantinelli e Giancarlo Landi, il quale l’ha fondata nel 1967. Nel suo percorso artistico è determinante il primo incontro con Ardengo Soffici avvenuto a Poggio a Caiano in una calda estate del 1953, che lo determina ulteriormente a proseguire gli studi – «la sua critica fu incoraggiante, a tal punto che decisi di frequentare l’Accademia di Belle Arti», scrisse. Nel 1958 e nel 1959 si aggiudica il Premio nazionale “Primavera”. Dai primi anni Sessanta fino alla fine degli anni Ottanta espone con personali in Cile, Francia e nelle maggiori gallerie italiane riscuotendo successi di critica e di pubblico. Negli ultimi anni espone in Cile, a Messina e nella primavera del 1991 era prevista una mostra antologica a Ferrara a Palazzo dei Diamanti. Muore il 12 febbraio 1991 nel comune di Poggio a Caiano,che gli dedicherà la Biblioteca comunale.

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