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José Ángel Valente

José Ángel Valente

José Ángel Valente (Orense, 1929 – Ginevra, 2000) è stato un poeta, saggista e traduttore spagnolo. Ha pubblicato più di 20 raccolte di poesia, ed è considerato uno dei maggiori poeti della Spagna del Dopoguerra. I temi più ricorrenti nelle sue liriche sono l’esilio, la morte e la povertà di cui soffriva la sua nazione. Laureato nel 1953 all’Università di Madrid, studiò anche a Oxford. Dal 1958 al 1980 lavorò come traduttore per diverse organizzazioni internazionali con sede a Ginevra.
I suoi primi lavori sono caratterizzati dalla semplicità e dalla rappresentazione oggettiva della realtà.
A modo de esperanza (“Come la speranza”, 1955) affronta i temi della morte e della perdita, rappresentando diverse scene ispirate alla vita quotidiana. La memoria y los signos (“La memoria e i segni”, 1966) riguarda in parte la guerra civile spagnola e contiene alcune sezioni storiche e biografiche. Valente inizia poi a sperimentare con versi più complessi e allusivi. In Presentación y memorial para un monumento
(“Presentazione e memoriale per un monumento”, 1970), per esempio, discute sul dogmatismo della società moderna e sull’agonia dell’individuo.
I 54 poemi in prosa di
No amanece el cantor (“Il cantante non si sveglia”, 1992) sono astratti ed ellittici e giocano con i concetti tra di loro opposti come la luce e l’oscurità, la presenza e l’assenza, la voce e il silenzio. Due famose opere di Valente, Poemes de Lázaro (“Poemi di Lazzaro”, 1960) e Tres lecciones de tinieblas (“Tre lezioni di oscurità”, 1980) hanno ricevuto in Spagna prestigiosi riconoscimenti letterari.

José Ángel Valente (Orense, 1929 – Ginevra, 2000) è stato un poeta, saggista e traduttore spagnolo. Ha pubblicato più di 20 raccolte di poesia, ed è considerato uno dei maggiori poeti della Spagna del Dopoguerra. I temi più ricorrenti nelle sue liriche sono l’esilio, la morte e la povertà di cui soffriva la sua nazione. Laureato nel 1953 all’Università di Madrid, studiò anche a Oxford. Dal 1958 al 1980 lavorò come traduttore per diverse organizzazioni internazionali con sede a Ginevra.
I suoi primi lavori sono caratterizzati dalla semplicità e dalla rappresentazione oggettiva della realtà.
A modo de esperanza (“Come la speranza”, 1955) affronta i temi della morte e della perdita, rappresentando diverse scene ispirate alla vita quotidiana. La memoria y los signos (“La memoria e i segni”, 1966) riguarda in parte la guerra civile spagnola e contiene alcune sezioni storiche e biografiche. Valente inizia poi a sperimentare con versi più complessi e allusivi. In Presentación y memorial para un monumento
(“Presentazione e memoriale per un monumento”, 1970), per esempio, discute sul dogmatismo della società moderna e sull’agonia dell’individuo.
I 54 poemi in prosa di
No amanece el cantor (“Il cantante non si sveglia”, 1992) sono astratti ed ellittici e giocano con i concetti tra di loro opposti come la luce e l’oscurità, la presenza e l’assenza, la voce e il silenzio. Due famose opere di Valente, Poemes de Lázaro (“Poemi di Lazzaro”, 1960) e Tres lecciones de tinieblas (“Tre lezioni di oscurità”, 1980) hanno ricevuto in Spagna prestigiosi riconoscimenti letterari.

Libri scritti da José Ángel Valente