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Franz Kafka

Franz Kafka

Nasce a Praga il 3 luglio del 1883 dal commerciante ebreo Hermann Kafka e da Julie Löwy. Studia giurisprudenza all’Università Tedesca di Praga, dove si laurea nel 1906. Lavora per le Assicurazioni Generali e poi all’Istituto di assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro per il Regno di Boemia, di cui rimarrà dipendente fino al 1922, quando andrà in pensione per malattia. Nel 1910 inizia i Diari, e l’anno successivo mette mano al romanzo Il disperso (rimasto incompiuto, pubblicato postumo dall’amico Max Brod con il titolo America). In questi anni scrive molti testi brevi, apparsi dapprima nella rivista «Hyperion», poi pubblicati dall’editore Rowohlt. Nel 1912 conosce Felice Bauer, la donna più importante della sua vita, di cui sarà fidanzato, con una lunga interruzione, fino al dicembre 1917. Negli ultimi mesi del 1912 scrive i due importanti racconti La condanna e La metamorfosi. Nel 1914 inizia il romanzo Il processo, e nel frattempo scrive il racconto Nella colonia penale. Nella notte fra il 9 e il 10 agosto 1917, Kafka accusa una grave emottisi, e il 4 settembre gli viene diagnosticata la tubercolosi polmonare. Ai primi del 1920, durante una permanenza in un sanatorio di Merano, inizia la corrispondenza con la giornalista ceca Milena Jesenská, unica donna non ebrea nella vita di Kafka, a cui affiderà i propri diari, consentendone così la sopravvivenza. Nel 1922 inizia il suo terzo romanzo Il castello, progetto poi abbandonato per un peggioramento delle condizioni di salute. Nel 1922 inizia anche il ciclo degli ultimi grandi racconti: Primo dolore, Un digiunatore, Indagini di un cane. L’anno seguente si trasferisce a Berlino. Nel 1924 le sue condizioni di salute peggiorano a tal punto da dover tornare dalla famiglia a Praga, dove gli viene diagnosticata una laringite tubercolare. Muore il 3 giugno 1924.
Nel suo testamento, Kafka aveva chiesto all’amico Max Brod di dare alle fiamme tutti i manoscritti inediti e di impedire nuove edizioni di quelli editi. Brod tuttavia rifiuta di dare corso al suo desiderio e negli anni seguenti pubblica i tre romanzi, tutti racconti e frammenti, i diari e gran parte delle lettere. Già negli anni Trenta, ma in forma sempre più imponente nei decenni successivi, la grandezza letteraria di Kafka è riconosciuta in tutta Europa.

 

Nasce a Praga il 3 luglio del 1883 dal commerciante ebreo Hermann Kafka e da Julie Löwy. Studia giurisprudenza all’Università Tedesca di Praga, dove si laurea nel 1906. Lavora per le Assicurazioni Generali e poi all’Istituto di assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro per il Regno di Boemia, di cui rimarrà dipendente fino al 1922, quando andrà in pensione per malattia. Nel 1910 inizia i Diari, e l’anno successivo mette mano al romanzo Il disperso (rimasto incompiuto, pubblicato postumo dall’amico Max Brod con il titolo America). In questi anni scrive molti testi brevi, apparsi dapprima nella rivista «Hyperion», poi pubblicati dall’editore Rowohlt. Nel 1912 conosce Felice Bauer, la donna più importante della sua vita, di cui sarà fidanzato, con una lunga interruzione, fino al dicembre 1917. Negli ultimi mesi del 1912 scrive i due importanti racconti La condanna e La metamorfosi. Nel 1914 inizia il romanzo Il processo, e nel frattempo scrive il racconto Nella colonia penale. Nella notte fra il 9 e il 10 agosto 1917, Kafka accusa una grave emottisi, e il 4 settembre gli viene diagnosticata la tubercolosi polmonare. Ai primi del 1920, durante una permanenza in un sanatorio di Merano, inizia la corrispondenza con la giornalista ceca Milena Jesenská, unica donna non ebrea nella vita di Kafka, a cui affiderà i propri diari, consentendone così la sopravvivenza. Nel 1922 inizia il suo terzo romanzo Il castello, progetto poi abbandonato per un peggioramento delle condizioni di salute. Nel 1922 inizia anche il ciclo degli ultimi grandi racconti: Primo dolore, Un digiunatore, Indagini di un cane. L’anno seguente si trasferisce a Berlino. Nel 1924 le sue condizioni di salute peggiorano a tal punto da dover tornare dalla famiglia a Praga, dove gli viene diagnosticata una laringite tubercolare. Muore il 3 giugno 1924.
Nel suo testamento, Kafka aveva chiesto all’amico Max Brod di dare alle fiamme tutti i manoscritti inediti e di impedire nuove edizioni di quelli editi. Brod tuttavia rifiuta di dare corso al suo desiderio e negli anni seguenti pubblica i tre romanzi, tutti racconti e frammenti, i diari e gran parte delle lettere. Già negli anni Trenta, ma in forma sempre più imponente nei decenni successivi, la grandezza letteraria di Kafka è riconosciuta in tutta Europa.

 

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