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Sandro Penna

Sandro Penna

Sandro Penna nacque a Perugia il 12 giugno 1906. Di famiglia borghese, si diplomò in ragioneria e lavorò a Perugia come contabile, commesso di libreria, correttore di bozze, mercante d’arte. Entrò in contatto con gli ambienti letterari in seguito alla conoscenza con Umberto Saba, nel 1929, e all’incontro con gli artisti fiorentini delle Giubbe Rosse. Nel 1939, grazie all’interessamento di Giuseppe Ferrara e di Sergio Solmi, pubblica la prima raccolta di versi il cui successo lo fa entrare, come collaboratore, in importanti riviste come «Corrente», «Letteratura», «Frontespizio», «Il Mondo», su cui appaiono negli anni ’40 alcune prose raccolte poi, nel 1973, nel volume Un po’ di febbre. Nel 1950 viene pubblicato Appunti (Meridiana), sua seconda raccolta di versi. Nel 1955 pubblica il racconto Arrivo al mare e nei due anni seguenti le opere che meglio definiscono la sua personalità e lo stile della sua poesia: Una strana gioia di vivere (Scheiwiller) e la raccolta completa delle Poesie (Garzanti) che gli vale, nel 1957, il Premio Viareggio. Pubblica nel 1958 con Longanesi Croce e delizia e nel 1970 con Garzanti Tutte le Poesie. In quello stesso anno gli viene assegnato il Premio Fiuggi. Nel 1976 l’«Almanacco dello Specchio» pubblica una selezione di sue poesie e alla fine di quell’anno esce Stranezze cui pochi giorni prima della sua morte, avvenuta a Roma il 21 gennaio 1977, viene tributato il Premio Bagutta.

Sandro Penna nacque a Perugia il 12 giugno 1906. Di famiglia borghese, si diplomò in ragioneria e lavorò a Perugia come contabile, commesso di libreria, correttore di bozze, mercante d’arte. Entrò in contatto con gli ambienti letterari in seguito alla conoscenza con Umberto Saba, nel 1929, e all’incontro con gli artisti fiorentini delle Giubbe Rosse. Nel 1939, grazie all’interessamento di Giuseppe Ferrara e di Sergio Solmi, pubblica la prima raccolta di versi il cui successo lo fa entrare, come collaboratore, in importanti riviste come «Corrente», «Letteratura», «Frontespizio», «Il Mondo», su cui appaiono negli anni ’40 alcune prose raccolte poi, nel 1973, nel volume Un po’ di febbre. Nel 1950 viene pubblicato Appunti (Meridiana), sua seconda raccolta di versi. Nel 1955 pubblica il racconto Arrivo al mare e nei due anni seguenti le opere che meglio definiscono la sua personalità e lo stile della sua poesia: Una strana gioia di vivere (Scheiwiller) e la raccolta completa delle Poesie (Garzanti) che gli vale, nel 1957, il Premio Viareggio. Pubblica nel 1958 con Longanesi Croce e delizia e nel 1970 con Garzanti Tutte le Poesie. In quello stesso anno gli viene assegnato il Premio Fiuggi. Nel 1976 l’«Almanacco dello Specchio» pubblica una selezione di sue poesie e alla fine di quell’anno esce Stranezze cui pochi giorni prima della sua morte, avvenuta a Roma il 21 gennaio 1977, viene tributato il Premio Bagutta.

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