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Gene Gnocchi

Gene Gnocchi

Gene Gnocchi, all’anagrafe Eugenio Ghiozzi, è nato il primo marzo 1955 a Fidenza, cittadina del parmense dove tuttora risiede con la moglie e i tre figli. Laureato in Giurisprudenza apre uno studio di avvocato ma di lì a poco ha l’occasione di salire sul palco dello Zelig di Milano dove esordisce con il tormentone del “maiale che salta nel cerchio di fuoco”, e lascia la professione forense. Dopo alcune apparizione come emergente al Costanzo Show viene selezionato per Emilio condotto da Teo Teocoli con cui in seguito formerà un’affiatata coppia artistica. Numerosi e sempre di grande successo i suoi spettacoli teatrali, mentre al cinema lo ricordiamo attore per Lina Wertmuller in Metalmeccanico e parrucchiera in turbine di sesso e politica e in altre pellicole. È autore di libri comici ma anche di racconti e di poesie. Negli anni è stato conduttore impietoso ed esilarante di varietà di successo. Tra l’altro ha presentato due edizioni di Striscia la notizia insieme a Tullio Solenghi e il ciclo de “La grande notte” accanto ad Afef.

Gene Gnocchi, all’anagrafe Eugenio Ghiozzi, è nato il primo marzo 1955 a Fidenza, cittadina del parmense dove tuttora risiede con la moglie e i tre figli. Laureato in Giurisprudenza apre uno studio di avvocato ma di lì a poco ha l’occasione di salire sul palco dello Zelig di Milano dove esordisce con il tormentone del “maiale che salta nel cerchio di fuoco”, e lascia la professione forense. Dopo alcune apparizione come emergente al Costanzo Show viene selezionato per Emilio condotto da Teo Teocoli con cui in seguito formerà un’affiatata coppia artistica. Numerosi e sempre di grande successo i suoi spettacoli teatrali, mentre al cinema lo ricordiamo attore per Lina Wertmuller in Metalmeccanico e parrucchiera in turbine di sesso e politica e in altre pellicole. È autore di libri comici ma anche di racconti e di poesie. Negli anni è stato conduttore impietoso ed esilarante di varietà di successo. Tra l’altro ha presentato due edizioni di Striscia la notizia insieme a Tullio Solenghi e il ciclo de “La grande notte” accanto ad Afef.

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